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19/08/2020 06:00:00

Marsala 2020. Gli ultimi accordi. Centrosinistra riunito. Per Grillo grana Lega

Che campagna elettorale complicata e misteriosa a Marsala... I candidati sindaci sono partiti tutti con le migliori intenzioni, con coalizioni forti, anche se qualcuno si è ritirato strada facendo.


In campo ci sono Mario Figlioli di Vento Nuovo, Sebastiano Grasso del Movimento Arcobaleno, Alberto Di Girolamo per il centro sinistra, Aldo Rodriquez per il Movimento Cinque Stelle, Massimo Grillo che è partito con una coalizione di centro destra ed è arrivato ad una coalizione civica con dentro tante anime diverse.


Ci sono delle novità: la reunion del centro sinistra. Hanno lavorato tanto i vertici de i Cento Passi e del Pd prima che il consigliere Daniele Nuccio e il sindaco Di Girolamo tornassero di nuovo a parlarsi e a discutere di elezioni. L’ultima riunione che si è tenuta a Marsala ha consentito di fare dei passi in avanti, di avere maggiore unità di intenti. Insomma, si sono smussati alcuni angoli e si è deciso di correre tutti insieme.


Del resto l’alternativa per Nuccio quale sarebbe stata? O di andare con Grillo, e lo stesso aveva avviato un appello in tal senso che non è stato raccolto, ovvero candidarsi sindaco e in questo caso assumersi un rischio non indifferente.
Le mosse in atto, intanto, a livello regionale sono ancora altre: il Pd con il suo segretario Barbagallo tende la mano ai Cinque Stelle, chiede che il tandem giallorosso si perfezioni anche alle amministrative, sperimentando questa alleanza pure sui territori oltre che a Roma, così sta accadendo ad esempio in altre città siciliane come Termini Imerese. Ed è lo stesso Giancarlo Cancelleri che non disdegna l’alleanza e che, anzi, esorta i suoi a creare le condizioni per governare insieme.
Il Pd non è un partito così forte da poter vincere al primo turno, stessa cosa per i Cinque Stelle. Uniti renderebbero la corsa più competitiva.


Nella coalizione di Grillo qualcuno potrebbe dare l’addio, si tratta di Lega e di Fratelli d’Italia. I due partiti tenteranno di fare una battaglia di bandiera, non vogliono rinunciare ai propri simboli, e quindi schiereranno un loro candidato, di cui ancora sono alla ricerca ma nella giornata di ieri hanno fatto un endorsement ad Enzo Sturiano, seppure nel loro comunicato non viene mai esplicitamente citato, a parlare congiuntamente sono Francesco Di Giorgio, vicesegretario regionale, Alessandro Pagano, vicepresidente del gruppo Lega alla Camera, Maricò Hopps, responsabile enti locali della Sicilia occidentale: “A Marsala serve cambiare registro, si parli di governo della città e non di gestione di potere. Abbiamo rilevato come nel dibattito pubblico marsalese si parli, anzi si scriva di qualsiasi cosa spesso smentendo quanto si era detto prima. E’ avvilente misurarsi con interventi come quello del rappresentante del Psi che irride un partito serio e strutturato come Fratelli d’Italia che hanno come solo obiettivo di dimostrare l’esistenza in vita di una formazione politica marginale”.


Primo elemento di rottura è quindi la presenza del PSI in coalizione con Grillo, e poi la citazione a Sturiano: “Tra gli ultimi interventi sulla stampa si riesce invece ad apprezzare l’uscita  dell'attuale presidente del consiglio comunale che, forte della sua esperienza amministrativa , ha elencato le vere esigenze programmatiche di una Marsala che merita realmente di più.  Le sue richieste possono davvero rappresentare un  progetto credibile. Certamente sono parole che finalmente parlano di vere necessità , di problemi reali a cui porre soluzioni , elementi coagulanti che rispondono alla gente e che vogliono dare risposte concrete su temi di vita quotidiana : sicurezza pubblica, immigrazione, pulizia e decoro della città,  potenziamento della polizia municipale. Che un presidente del consiglio di una città di oltre 80.000 abitanti, neutrale per definizione verso i partiti e attento solo alla Città e ai marsalesi, voglia spiegare alla politica locale che su queste cose concrete si può e si deve costruire un progetto, è cosa che giudichiamo finalmente degna di questa meravigliosa città”.
Non lo dicono chiaramente ma hanno chiesto a Sturiano la candidatura a sindaco. Non è un fatto che deve sorprendere, negli ultimi mesi il presidente del consiglio si è incontrato molte volte con Pagano e a Marsala con Vito Armato. Cosa farà Sturiano? Era pronto ad allestire una lista per Forza Italia, partito coordinato a livello provinciale da Toni Scilla ma con grandi difficoltà a fare una lista forte, il deputato azzurro Stefano Pellegrino ha deciso di correre con una sua di lista “Noi Marsalesi”.
Insomma, Lega e FdI potrebbero uscire dalla coalizione di Grillo per dare vita ad una battaglia identitaria, lo stesso è accaduto su altri territori come Agrigento dove hanno lasciato la coalizione di Marco Zambuto per schierare in campo una loro candidata sindaca.


Perderebbe molto Grillo? In termini di consenso elettorale no, sia la Lega che FdI non hanno liste forti.
Stanco degli attacchi subiti sulla irrilevanza del PSI è Nino Oddo che assicura la sua presenza in coalizione da Grillo: “A Marsala il PSI per essere chiari fa una propria lista. All’ interno di una coalizione civica guidata da un candidato sindaco cattolico-democratico già indicato alla presidenza della provincia dall’intero centro sinistra. Nell’ultima fase pare approdare alla coalizione, in se molto vasta e con numerose liste, Fratelli d’Italia, che pur con dimensioni ridotte a livello comunale, forse riuscirà a presentare la lista…È un fatto grave ? Che avrà ripercussione sugli equilibri mondiali? Non credo. Confido nel giudizio degli elettori. Che è quello che più conta”.


A dire la sua su questi accordi che si stanno perfezionando è il candidato Sebastiano Grasso: “Stiamo assistendo nelle ultime ore a delle manifestazioni di altissima ipocrisia che vengono spacciate per accordi democratici finalizzati all’unità del centrosinistra. Balza agli occhi di tutti la presa in giro della sedicente sinistra Marsalese che oltre ad essere diretta da Palermo , pur di garantirsi la poltrona , ha ritrovato l’unità che negli ultimi cinque anni era andata totalmente persa. 
Mi dispiace autoincensarmi ma il movimento popolare arcobaleno è l’unica vera alternativa offerta alla popolazione Marsalese”.


Grasso ha deciso di guardare in casa d’altri per questa tornata elettorale. E di aggredire i suoi competitor entrando nel merito delle altrui alleanze, che solo dagli elettori dovranno essere giudicate il 4 e 5 ottobre, senza mai sfiorare il suo di programma politico.
Poi continua le accuse: “A destra c’è l’onorevole Grillo sostenuto dall’onorevole Stefano Pellegrino imputato di corruzione elettorale nonché da Sturiano che aveva sempre sostenuto l’onorevole Ruggirello che è in galera per mafia e ritengo che non sia necessario aggiungere altro per descrivere la destra Marsalese”.

Grasso spara nel mucchio, accusa tutti e per di più in modo impreciso: Ruggirello è agli arresti domiciliari, nessuna sentenza è stata ancora emessa. Per Grasso si.

Continua la sua arringa contro le alleanze politiche e arriva a scrivere nel suo comunicato stampa frasi molto forti: “La condanna a tre anni e mezzo per concussione, di Giulia Adamo, rappresenta soltanto la ciliegina sulla torta. A sinistra c’è una semplice quanto disarmante incompetenza accompagnata dal nulla cosmico.  Questa volta i Marsalesi avranno una vera possibilità di scelta e non potranno più trincerarsi dietro il comodo : voterò  il meno peggio. Comunque vada il movimento popolare arcobaleno ha già vinto: non siamo sostenuti da corrotti , da mafiosi , da incompetenti ma solo da gente onesta”.