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20/08/2020 07:00:00

Gioele, finita la speranza: sono suoi i resti trovati 

 Tragica svolta ieri nella ricerca del piccolo Gioele. I suoi resti umani sono stati ritrovati nelle campagne di Caronia, in provincia di Messina, da un volontario, a pochi metri dal luogo in cui era stato ritrovato il corpo della madre.

Manca la certezza scientifica, ma sul fatto che  quelli siano i resti di Gioele ci sono pochi dubbi. A trovare quel che resta di Gioele è stato un carabiniere in pensione, che faceva parte della squadra di volontari.

E non mancano le polemiche. Perchè il padre di Gioele, straziato dal dolore, ha poi fatto notare che qualcosa nelle ricerche non ha funzionato, se un volontario in poche ore ha fatto quello che decine di professionisti non sono riusciti a fare nelle settimane di ricerca. 

"Cinque ore di lavoro di un volontario rispetto a 15 giorni di 70 uomini esperti mi fanno sorgere dei dubbi oggettivi sui metodi adottati per le ricerche. La mia non vuole essere una polemica, ma la semplice considerazione di un marito e padre distrutto per la perdita della propria famiglia"afferma Daniele Mondello, papà di Gioele e marito di Viviana Parisi, sul proprio profilo Facebook.
"Nonostante il dramma che mi ha travolto - scrive - trovo doveroso ringraziare quanti mi hanno aiutato. Dedico un ringraziamento particolare al Signore che ha trovato mio figlio. Se non ci foste stati voi, chissà se e quando lo avremmo ritrovato". "Viviana e Gioele - conclude Daniele Mondello - vi ringraziano ed io vi mando un abbraccio enorme, siete stati grandi!".

Dal 3 agosto incessantemente una task force coordinata dai Vigili del fuoco aveva cercato mamma e figlio, Viviana Parisi e il piccolo Gioele. La donna è stata ritrovata dopo cinque giorni, ce ne sono voluti altri 11 per ritrovare i resti di un bambino di 4 anni – l’età di Gioele – e gli indumenti: una maglietta e delle scarpette.

Racconta Il Fatto Quotidiano: "Un corpo “straziato” dall’aggressione di un animale, ecco cosa resta del bimbo. Un ritrovamento drammatico, riuscito grazie a un carabiniere di Capo d’Orlando ormai in pensione, Giuseppe Di Bello, che già da qualche giorno si era messo a disposizione dei Vigili del fuoco e sotto loro indicazione aveva perlustrato una zona già battuta, stavolta con una falce per tagliare i rovi. Proprio sotto uno di questi, a 200 metri da dove era stato trovato il corpo di Viviana Parisi, ha fatto l’amarissima scoperta. Poco dopo le 10.30 l’ex carabiniere ha avvertito i Vigili che aveva trovato qualcosa: “Un corpo straziato”, così parla Di Bello e tanto basta per descrivere i particolari. L’ex militare, che si è spinto oltre grazie alla falce, ha detto di avere visto anche resti di animali. Il bambino è stato aggredito da animali selvatici? Da quali? Era già morto o era ancora vivo? Sono questi i terribili interrogativi ai quali cercheranno di dare risposta gli esperti".