Sono sempre numerose le proteste dei marsalesi per il comportamento, incivile, dei loro concittadini che decidono di disfarsi dei rifiuti gettandoli un po' dappertutto: lungo i margini delle strade o in terreni abbandonati.
E neppure le centinaia di salate multe già elevate dai vigili urbani a chi è beccato dall’occhio delle telecamere installate dal Comune li scoraggia. Adesso, lamentele arrivano dai residenti nelle zone trasformate in mini-discariche di ogni genere di pattume.
Proteste che arrivano dagli abitanti delle contrade ai lati di via Pupo (contrade Pispisia, San Michele Rifugio, Ranna, Giunchi, Addolorata e Dammusello), ma anche dalla zona di Santa Venera, in particolare da via Fiume. “In passato – dice un residente di via Fiume - io personalmente ho interessato i vigili, che hanno fatto istallare le telecamere da Energetikambiente. Hanno fatto pulire, ma non si è concluso niente. Forse qualche foto ha beccato qualche auto, ma penso che come per magia sia sparita. E noi che facciamo la differenziata paghiamo più di 500/600 euro di tares a famiglia, per poi ritrovarci pure con questo degrado”. E cumuli di sacchetti abbandonati sono stati fotografati persino accanto alle torri accanto la spiaggia di San Teodoro. Infine, un’altra discarica è stata scoperta dalle Guardie Ambientali nei pressi delle case popolari di via Istria. Da più parti vengono, quindi, invocati maggiori controlli e multe. La sanzione minima è di 400 euro, ma può scattare anche l'eventuale denuncia per reato ambientale nel caso in cui si abbandonino rifiuti speciali, pericolosi per la salute. A fronte di ciò, Marsala, tra le città più popolose della Sicilia, è in cima alle classifiche per raccolta differenziata (65%).