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22/08/2020 06:00:00

Scuola e Covid, le linee guida. In Sicilia servono più banchi. Movida, controlli a tappeto

Circa 20 giorni al suono della campana. Ma c’è ancora tanta preoccupazione e incertezza per l’inizio del nuovo anno scolastico. Si tornerà in classe fronteggiando l’emergenza Coronavirus. Il Covid nelle ultime settimane ha ripreso piede con l’aumento del 140% dei casi in Italia in appena un mese. Si è tornati ai livelli del lockdown.

I dati aggiornati
Aumentano ancora i nuovi positivi al Coronavirus. Ieri nell’ultimo bollettino si sono contati 947 casi di contagio da Covid-19 in più, giovedì erano stati 845 i nuovi positivi e 6 i morti. Lo ha comunicato il ministero della Salute. I casi totali salgono quindi a 257.065. Nelle ultime 24 sono morte altre 9 persone a causa del coronavirus. Il bilancio sale così a 35.427 vittime. Ieri i decessi erano stati 6.
In Sicilia i nuovi positivi sono 44. Sale così a 828 il conto degli attuali contagiati. Di questi 45 sono ricoverati con sintomi, 4 in più di ieri, e 8 sono in terapia intensiva, 775 in isolamento domiciliare. Sono 3.919 i casi totali dall’inizio dell’epidemia, 2.805 i guariti (sei in più di ieri). Restano 286 i deceduti.
L’isola non è più la Regione con l'indice di contagiosità (Rt) più alto in Italia. Un'indice che risulta essere superiore a 1 in cinque regioni, secondo il monitoraggio settimanale di Istituto Superiore di Sanità (Iss) e ministero della Salute relativi al periodo compreso fra il 10 e il 16 agosto. L’indice di contagiosità è vicino a 1 in Sicilia 0.99, ma era 1.32 fino a sette giorni fa.

In provincia di Trapani Sono 14 gli attuali positivi al Coronavirus. I casi sono così distribuiti per città: Alcamo 2, Erice 2, Marsala 2, Paceco 1, Partanna 1, Trapani 5, Valderice 1.
I contagiati in isolamento domiciliare e quindi asintomatici o con sintomi lievi sono 11. Tre persone invece si trovano ricoverate a Palermo, come comunica l'Asp.


Ecco come riparte la scuola
“Ma la scuola deve ripartire perchè sono il motore del sistema democratico. Lo dobbiamo fare cercando di limitare la circolazione fuori dagli istituti e rispettando protocolli rigidi", ha detto il consulente del ministero della Salute nella gestione dell'emergenza coronavirus Walter Ricciardi intervenendo al meeting di Rimini. Ricciadi ha poi affermato: "Le decisioni si basano sui dati, non sulle emozioni o sull'ideologia".
Ripartire con le linee guida e i protocolli da seguire che ieri sono stati pubblicati dall’Istituto superiore di sanità.
Identificare un referente scolastico per il Covid-19 adeguatamente formato, tenere un registro degli eventuali contatti tra alunni e/o personale di classi diverse, richiedere la collaborazione dei genitori per misurare ogni giorno la temperatura del bambino e segnalare eventuali assenze per motivi di salute riconducibili al Covid-19. Sono alcune delle raccomandazioni contenute nel rapporto "Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell'infanzia" messo a punto da Istituto superiore della Sanità, Ministero della Salute, Ministero dell'Istruzione, INAIL, Fondazione Bruno Kessler, Regione Veneto e Regione Emilia-Romagna, che contiene anche i comportamenti da seguire e le precauzioni da adottare nel momento in cui un alunno o un operatore risultino casi sospetti o positivi.
"Ad essere attivati saranno il referente scolastico, i genitori, il pediatra di libera scelta o il medico di medicina generale e il dipartimento di Prevenzione".
Cosa succede se un alunno manifesta sintomi a scuola? Le raccomandazioni prevedono che vada isolato in un’area apposita e assistito da un adulto che indossi la mascherina e che vengano immediatamente allertati i genitori. Questi ultimi lo porteranno a casa e avviseranno il pediatra o il medico di famiglia per poi eventualmente fare il tampone.
Se l’alunno è positivo al Coronavirus? Verranno eseguite delle indagini ”sull'identificazione dei contatti e il Ddp competente valuterà le misure più appropriate da adottare tra le quali, quando necessario, la quarantena per i compagni di classe, gli insegnanti e gli altri soggetti che rientrano nella definizione di contatto stretto. La scuola in ogni caso deve effettuare una sanificazione straordinaria. Fra i compiti degli istituti anche il monitoraggio delle assenze, indice di una diffusione del virus e che potrebbero necessitare di una indagine mirata da parte del DdP”.

Servono più banchi
La Sicilia per la riapertura delle scuole è tra le regioni più in difficoltà. Non solo per gli spazi, che in molte scuole mancano e i dirigenti sono costretti a inventarsi qualcosa per evitare doppi turni o altri disagi agli studenti. Mancano però gli arredi. La Sicilia infatti è la regione che ha chiesto il maggior numero di banchi innovativi monoposto per alunni: una quota che ammonta al 69%, mentre la Val d’Aosta si è fermata appena all’8%, ad esempio.


Movida sotto controllo
Sempre sotto controllo la movida e i locali pubblici. Niente discoteche e obbligo di mascherina dopo le 18 nelle zone più frequentate delle città, in questi giorni molto frequentate. Ad esempio sono scattate le prime multe per l’inosservanza delle norme anti – covid ad Erice vetta.
I Carabinieri della Stazione del piccolo borgo medievale hanno eseguito una serie di servizi mirati al rispetto delle disposizioni impartite dalle ultime ordinanze che prevedono l’uso della mascherina anche in luoghi aperti dopo le ore 18.
Visto l’afflusso di turisti e locali che in questo periodo affollano le viuzze del borgo, dando vita a potenziali assembramenti, i militari dell’Arma hanno elevato le prime sanzioni, di euro 400, ad alcuni cittadini che, nonostante un primo invito ad indossare la mascherina, si rifiutavano di indossarla continuando indisturbati la passeggiata.