Finalmente torna il nemico principale. Trattasi dei migranti, individuati oltre che dal Papeete man Salvini, dagli epigoni della Trinacria, prima Tranchida che ne vieta lo sbarco e poi successivamente ritira l'ordinanza alla partenza della nave quarantena Aurelia, poi li respinge inizialmente anche la sindaca di Augusta Di Pietro, che poi dopo rassicurazioni governative sulla collocazione dei"reietti", "vittime della cultura dello scarto" Papa Francesco dixit, I quali saranno trasportati fuori regione, autorizza lo sbarco.
Stride perchè i provvedimenti dei sindaci entrambi esponenti della maggioranza governativa, presi in nome della salute per cui il primo cittadino è competente, non coordinii con lo stesso.,la cui gestione del fenomeno immigratorio è dal governo nazionale esercitata per costituzione. Ad Augusta è poi fortunamente accaduto. Il colpo di scena è arrivato dal presidente della regione Sicilia Nello Musumeci, il quale con un'ordinanza ha stabilito che dalle ore 24 del 24 del mese corrente, tutti i migranti sempre per motivi sanitari presenti sul territorio siculo siano trasferiti sulla terra ferma e de facto chiude i porti. Fonti del Viminale a ragione fanno notare che la competenza è nazionale, ma buon senso vuole che si eviti un conflitto giuridico istituzionale, e che la d.ssa Lamorgese stia lavorando per alleggerire la pressione immigratoria esistente sulla Sicilia. Ma valutando i fatti accaduti nelle ultime ore, indipendentemente dalle amministrazioni è più semplice trovare l'untore più debole nell'era Coronavirus, e non ammettere che si sia e stia governando male la riapertura. Finalmente è tornato il nemico principale, aggiungo "ideale".
Vittorio Alfieri