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02/09/2020 06:00:00

Marsala, Grillo e Fici, da alleati a litiganti

 Prime scintille da campagna elettorale tra lo schieramento di centrodestra e quello di centrosinistra.


Il documento di alcuni dissidenti del Pd
,  con cui si manifestava la contrarietà alla ricandidatura di Alberto Di Girolamo, ha sortito effetto nel candidato Massimo Grillo che si è lanciato in una apertura al centronistra: “Apprendo della frattura, della profonda spaccatura che si è manifesta in maniera così rumorosa in seno al Partito Democratico. Un’onda di legittimo e ragionato dissenso che travolge Alberto Di Girolamo, sindaco uscente di Marsala, sconfessandone l’operato e la leadership…Non posso che ammirare e apprezzare la scelta di coraggio e di libertà intellettuale e politica che viene fuori dal documento diffuso in mattinata, perché continuare a sostenere una leadership politica inefficiente e già da tempo logora è certamente più dannoso che utile, tanto al partito quanto alla città. Per cui, a questi ed a tutti i cittadini di Marsala desidero ribadire un concetto che ho più volte espresso poiché mi sta particolarmente a cuore: intendo essere il sindaco di tutta la città. Oltre gli steccati ideologici e le appartenenze politiche, è possibile mettere in campo un progetto di governo capace di risollevare la nostra Marsala e renderla capace di fronteggiare il tempo complesso ed insidioso che ci attende”.


Non è mancata la replica del centrosinistra, affidata a Nicola Fici che proprio con Grillo aveva stretto un accordo elettorale prendendo nettamente le distanze dall’azione amministrativa, non solo del sindaco Di Girolamo ma dell’intera giunta.

Fici fa un passo indietro, si ricongiunge con Di Girolamo sostenendolo elettoralmente, ne prende le difese da Grillo tacciandolo per incoerente: “Tale incoerenza è certamente determinata dalla bramosia di vittoria che lo porta a presentarsi come “il sindaco di tutti” solo al fine di raggiungere l’unico obiettivo dallo stesso perseguito, il successo elettorale a tutti i costi (soprattutto quando a pagarne le conseguenze sarà la cittadinanza). Così aderendo alla massima machiavelliana “il fine giustifica i mezzi” Grillo coglie ogni occasione per rivolgere inviti a tutte le forze politiche del territorio ad unirsi a questo suo “progetto civico”.

Mai fu incoerenza più grande presentare alla cittadinanza un progetto come “civico”, quando nella sostanza tale progetto si caratterizza per il supporto da parte dei principali partiti di centro destra nazionale e regionale come Fratelli d’Italia, Forza Italia ed il movimento Diventerà Bellissima.

Piuttosto che mettere in risalto e valorizzare la rappresentanza al proprio fianco di rispettabili partiti di centro destra e sentirsi onorato di tale vicinanza e sostegno, sembra quasi che Massimo Grillo tenda a nascondere la presenza del centro destra all’interno della propria coalizione, come se ci fosse quasi da vergognarsi di tale supporto politico!
Massimo Grillo aspira ad essere “il sindaco di tutti”, ciò significa che dovrà essere il sindaco degli imprenditori, degli artigiani, degli agricoltori, dei pescatori, il sindaco di destra, il sindaco di sinistra, il sindaco degli immigrati o di coloro che gestiscono i centri di accoglienza agli immigrati, ed anche il sindaco di chi fa la lotta agli immigrati. Il sindaco di tutti, il sindaco di nessuno”.

Per Fici il progetto di Grillo è apolitico ma realizzato dai politici, un puro tatticismo senza trasparenza, poi l’invito a parlare di programmi.

Lenta a carburare questa campagna elettorale, ma saranno scintille.