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03/09/2020 06:00:00

Marsala. Grillo tenta gli esuli del Pd, la destra si arrabbia. Di Girolamo: "Il solito autoreferenziale"

 I toni della campagna elettorale a Marsala iniziano a scaldarsi. Il punto di non ritorno è stato il documento firmato da circa 50 persone, spacciato per documento dei tesserati del Pd, e invece a malapena erano otto i tesserati. Un colpo basso ai dem che in verità ci hanno riso pure su.


A cogliere la palla al balzo è stato il candidato sindaco Massimo Grillo, che non ha perso tempo a scrivere un papello su facebook, invitando i dissidenti del Pd ad unirsi al suo progetto, che tenta in tutti i modi di smarcarsi dall'etichetta di centrodestra.

 


Il suo comportamento non piace agli ambienti della politica regionale, il presidente Nello Musumeci difficilmente arriverà a Marsala per sostenere le ragioni del voto a Grillo e continuando così, fanno sapere altri partiti, non lo faranno nemmeno i vertici di Fratelli d'Italia. Guai in vista per Grillo che vorrebbe mettere tutti dentro per vincere al primo turno ma allo stesso tempo non dispiacere quelli di centrosinistra.
Situazione difficile, che sta facendo venire alla luce i primi problemi.


A mettere fine alle polemiche è l'attuale sindaco Alberto Di Girolamo, candidato per il secondo mandato: “Voglio dire la mia, con poche e misurate parole, sulle polemiche che in queste ore agitano la politica marsalese. In tutta onestà, dopo la cocente sconfitta di cinque anni fa, mi sarei aspettato un cambio di linea da parte della coalizione di centrodestra. Invece, anche questa volta la distinzione tra gli schieramenti si annuncia abbastanza netta: da una parte c'è un ceto politico autoreferenziale che parla solo di sé stesso; dall'altra c'è una amministrazione che cerca di risolvere i problemi della città, pur tra i limiti e le difficoltà che sono proprie della politica del fare in un contesto reso ancora più imprevedibile del solito dalla pandemia.
In questi giorni stiamo lavorando al dossier scuola per garantire una tranquilla riapertura dell'anno scolastico con un occhio sempre vigile sull'andamento dei contagi, in preoccupante ripresa. È quello che ci chiedono padri e madri di famiglia. È quello che dobbiamo ai nostri giovani. Perché insistere col teatrino della politica?
Noi nei prossimi giorni presenteremo alla cittadinanza il bilancio di cinque anni di amministrazione. Lo facciamo perché crediamo che la politica per essere davvero credibile non debba perdersi in sterili discussioni tra pezzi di ceto politico in cerca di un posto al sole ma debba invece parlare con franchezza e soprattutto rendere conto puntualmente del proprio operato.
È tempo di guardare avanti, non indietro”.


Si concentra sui problemi della città il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle, Aldo Rodriquez, che ha puntato il dito contro l'abbandono indiscriminato di rifiuti, dal cento fino alle periferie, e le mancate bonifiche.

Attivo anche sulla sicurezza scolastica, il suo operato da consigliere comunale, si è concentrato soprattutto su questo.
Ha iniziato il suo tour per le attività produttive Mario Figlioli, candidato sindaco per “Vento Nuovo”: “Sostenere gli operatori del comparto Pesca, gli artigiani, gli agricoltori, sarà una parte importantissima del programma.
Oltre a proporre attività concrete che aiuteranno a tenere in piedi e sviluppare le piccole imprese artigiane del territorio, cercheremo di far sentire tutti i marsalesi coinvolti in questo progetto.
Perché per tenere in vita le piccole imprese artigiane dobbiamo tutti rieducarci a compiere scelte ben precise, magari più etiche, più sostenibili.
Non a caso ho utilizzato il termine "rieducare". 
Negli ultimi anni ci siamo tutti abituati agli acquisti mordi e fuggi, a comprare tanto, ma comprare male, a preferire la comodità di un acquisto on -line all'esperienza di un acquisto in una piccola bottega.
I tempi che corrono, soprattutto in questa, che è la fase successiva e delicatissima dopo un lungo, lunghissimo periodo di stop, che ha costretto tutti a rivedere i propri punti di vista, ci spingono in una direzione differente.
Ci spingono a mettere al centro le persone, a dare nuovo valore alle cose, a cercare la mutua collaborazione dell'altro.
Quello che proveremo a fare sarà esattamente questo: coinvolgere tutti in una riflessione sul senso di appartenenza alla nostra città”.