La lega ha presentato finalmente il suo candidato sindaco a Marsala. Lo annunciavano da settimane, è Giacomo Dugo, professore universitario a Messina, già assessore della città che conosce bene passandoci le estati.
La Lega farà una battaglia identitaria, il simbolo non si tocca e nemmeno i principi su cui si fondano le campagne nazionali.
Non una politica che mescola insieme aree diverse, sottolinea il senatore Stefano Candiani, presente in conferenza stampa insieme agli altri vertici del partito, tra cui il deputato nazionale Alessandro Pagano.
Il Carroccio a Marsala ha avuto varie fasi, poche quelle stabili. Ha cambiato commissari cittadini velocemente. A pensare alla ricostruzione del partito è adesso Vito Armato.
Dugo mette insieme varie realtà sociali e ripesca Giulia Adamo, con la quale ha sempre avuto ottimi rapporti. La Adamo sosterrà la candidatura di Dugo, non si sa in che misura ma gli darà appoggio.
Candiani lo ha detto chiaro in conferenza: “c’è chi ha dimenticato che si lavora per la gente e che non si usa la gente per fare carriera politica. Non abbiamo paura di dire la verità dei fatti, improntiamo il nostro sapere politico nel fare”.
E poi ancora, con una stoccata agli alleati: “Marsala può essere un esempio, ci si mette al servizio del Comune e dei cittadini. Il buon amministratore si distingue per le offerte ai cittadini, vogliamo garantire non l’elezione di Dugo ma il collimare con i futuri impegni regionali e nazionali”.
C’è un disegno politico ben preciso che vede come obiettivo le elezioni regionali del 2022 e poi le nazionali del 2023.
L’alleanza di centro destra è quella che vede la Lega insieme a Fratelli d’Italia, Forza Italia, Diventerà Bellissima.
Il programma elettorale verrà presentato a breve, c’è una visione di città, per Dugo non ci sono alternative: “Marsala deve diventare come un fiore all’occhiello. Il mio è un impegno civile per Marsala”.
Una lista a supporto, fatta di tanti giovani, circa l’appoggio di altre forze politiche c’è chi sostiene che non si escludono colpi di scena.
Tutto fa pensare al fatto che la coalizione del candidato sindaco Massimo Grillo potrebbe perdere qualche pezzo.
A questo si aggiunga il fatto che il presidente Nello Musumeci non ha più concesso il simbolo di Diventerà Bellissima a Paolo Ruggieri, ed è più probabile che comiziera’ con Matteo Salvini il 2 ottobre piuttosto che sostenere le ragioni del voto a Grillo.