Ci sono anche gli uffici dove ha sede il Tribunale del Lavoro tra i beni per un valore complessivo di 30 milioni di euro delle due società, la “Leonhouse” e la “Eta service”, dei fratelli Antonino e Salvatore Leonardi, arrestati a giugno scorso nell’operazione ‘Mazzetta sicula’ scaturita da una inchiesta sulla discarica di Lentini (Siracusa).
La Guardia di Finanza su disposizione di un provvedimento emesso dal Tribunale etneo ha messo i sigilli su 48 immobili di pregio situati a Catania e Aci Castello, cinque rapporti finanziari e 20 veicoli commerciali intestati alle società, le cui quote sono state anch’esse sottoposte a sequestro.
Antonino Leonardi, considerato il re dei rifiuti nell’Isola, è rinchiuso nel carcere di Ragusa. Il fratello Salvatore si trova ai domiciliari. Tra i beni sequestrati ci sono anche gli immobili di via Guardia della Carvana a Catania, dove ai civici 25 e 27 hanno sede gli uffici della sezione Lavoro del tribunale etneo. Il palazzo appartiene ai Leonardi tramite la società "Leonhouse".
Negli anni questo stessi stabile, realizzato dal costruttore Domenico Toscano è finito al centro di una vicenda giudiziaria che è arrivata a processo e con diversi reati in materia di truffa, falso e violazioni in materia edilizia.
Ma nel centro Etneo gli affari del "re dei rifiuti" Antonino Leonardi non finiscono all'immobile del Tribunale del Lavoro, ma anche quelli intestati a Femacar, Leocama e Centro Turist La Scogliera.