"La verità rende liberi, ma prima fa incazzare" aforisma di Gloria Steinem, scrittrice, giornalista e attivista statunitense.
Memorabile il suo "discorso alle donne d'America", sulla parità di genere e razza, personalmente preferisco etnia, perché la razza è una sola quella "umana" e citando il pallanuotista Nanni Moretti in palombella rossa, "bisogna trovare le parole giuste, le parole sono importanti". Gloria affermò nel 1971 in piena epoca femminista <<[...] Stiamo parlando di una società in cui non ci saranno ruoli diversi da quelli scelti o guadagnati. Stiamo davvero parlando dell'umanesimo>>.
Siamo nel 2020 e Marsala tra meno di un mese sceglierà il primo cittadino e l'altra istituzione della città, il consiglio comunale. Le quattro parole che potrebbero accompagnare la campagna elettorale lilibetana, "verità", "scelti'," guadagnati", "umanesimo". Gli elettori sceglieranno secondo coscienza e opinione. Bisognerà dire la "verità" che molte volte farà arrabbiare prima, ma sarà la realtà, esempio: la raccolta rifiuti sarà gestita da Energetikambiente per i prossimi 5 anni, migliorabile, ma il piano della stessa è quella scelto dall'amministrazione e la maggioranza del consiglio comunale uscente. Gli eletti guadagneranno ruoli importanti per la "res pubblica", impegnativi che comporteranno molti oneri per "servire" il cittadino e qualche onore. In virtù della riforma ridotto "l'onore" economico per i consiglieri. Poi spetterà a noi scegliere coloro che si guadagneranno la fiducia personificare l'umanesimo di Lilybaeum.
Vittorio Alfieri