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10/09/2020 08:00:00

Viviana e Gioele, continuano le indagini. Il nonno: "non ci hanno permesso di cercare"

 Continuano a Messina le indagini sulla morte di Viviana, la dj messinese e del figlio Gioele. La polizia scientifica ha effettuato nuove analisi su un ciuffetto chiaro di capelli, ma anche con il luminol sulla Opel Corsa della donna e sul mucchietto di legna, trovato a toccare al corpicino del bambino. 

Proseguono anche oggi le analisi al Policlinico di Messina sul corpo del piccolo Gioele. La polizia scientifica per ulteriori analisi con il luminol nuovamente nei luoghi dove sono stati trovati i cadaveri della donna e del figlio.

E nel laboratorio della polizia scientifica di Palermo proseguono gli accertamenti sui prelievi effettuati ai piedi del traliccio dove Viviana è stata rinvenuta l'8 agosto scorso, dopo cinque giorni dalla sua scomparsa. 

Al momento gli inquirenti e il procuratore Angelo Vittorio Cavallo non escludono alcuna pista. 

E ieri sera la trasmissione "Chi l'ha visto" in onda su RaiTre si è occupata del caso di Viviana e Gioele, con servizi, interviste e collegamenti. E' intervenuto il legale della famiglia Mondello, Pietro Venuti, che ha ribadito come sull'auto non ci siano tracce e che la famiglia respinge con forza ogni ipotesi di omicidio-suicidio e annuncia che ha presentato querela per evidenziare eventuali omissioni.

 A "Chi l'ha visto", ha parlato anche il nonno paterno di Gioele: "Perché ai familiari non è stato permesso di partecipare subito alle ricerche? "Potevo trovarli morti, ma non mangiati", dice nonno Letterio.