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10/09/2020 08:00:00

Marsala, due condanne per evasione dai domiciliari 

 Il giudice monocratico di Marsala Giorgio Lo Verde ha condannato, in due distinti processi, due persone per evasione dagli arresti domiciliari. Ad un anno di reclusione è stata per la 37enne mazarese Ivana Ferrara.

Il reato contestato sarebbe stato commesso nel 2018. La donna, nel pomeriggio del 4 dicembre 2017, era stata arrestata dai carabinieri di Mazara con l’accusa di rapina. La vittima: un anziano che si era recato all’ufficio postale per ritirare la pensione. I carabinieri, in un comunicato, spiegarono di avere individuato la Ferrara grazie alle “registrazioni tratte dai sistemi di videosorveglianza”, dalle quali si vedeva “chiaramente la donna che, dopo essersi assicurata che nessuno fosse nei paraggi, seguì l’uomo ad una certa distanza fino a raggiungerlo in una zona appartata, dove è poi avvenuta l’aggressione”. L’uomo, infatti, sarebbe stato “picchiato selvaggiamente prima che la donna riuscisse ad impossessarsi delle banconote ritirate poco prima dall’anziano (l’intera pensione: 1200 euro circa), fuggendo poi a piedi”. Poi, fu l’anziana vittima a descrivere la malvivente che lo aveva rapinato. Ad otto mesi di reclusione è stato, invece, condannato il 38enne marsalese Francesco Nicolò Prinzivalli, che lo scorso dicembre è stato condannato per spaccio di droga dal Tribunale a due anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione. Per l’accusa, il Prinzivalli (insieme alla 40enne Sabrina Gigante, condannata dal Tribunale a due anni e 8 mesi) avrebbe spacciato ingenti le quantità di droga (marijuana) e per evitare di incappare nei controlli delle forze dell’ordine, ha sostenuto il pubblico ministero Giulia D’Alessandro nella sua requisitoria, avrebbero anche chiesto “la collaborazione di amici e parenti per nasconderla”. Epoca dei fatti contestati: il periodo tra il 2013 e il 2014. Nella stessa indagine erano rimaste coinvolte altre sette persone. Alcune già con precedenti sempre per fatti di droga. La maggior parte dei presunti spacciatori coinvolti nell’indagine dei carabinieri (operazione “Giamaica”) abitano nel quartiere popolare di via Istria-viale Regione Siciliana, una delle zone più “calde”, sul fronte degli stupefacenti, della periferia marsalese.

Tra i precedenti di Prinzivalli (l’evasione contestata è datata 2019) anche la rapina, mentre nell’ottobre 2018 è stato arrestato dai carabinieri, quasi in flagranza di reato, con l’accusa di avere rubato una borsa ad una donna nel centro di Marsala (via Aspromonte). Anna Alagna è stato il pm in entrambi i processi per evasione.