Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
11/09/2020 07:00:00

Trapani, solidarietà all'onorevole Lo Curto da parte dell'associazione Misiliscemi

Solidarietà all’onorevole Eleonora Lo Curto è stata espressa dal Direttivo dell’associazione Misiliscemi. Il deputato regionale nei giorni scorsi aveva ricevuto una lettera di minacce per la sua posizione favorevole alla costituzione del nuovo Comune trapanese che raggrupperà otto frazioni.


“Gli autori sconosciuti – si legge nella nota dell’associazione - nella loro tracotante ignoranza, oltre al tono intimidatorio, che rispecchia purtroppo un mancato senso di rispetto delle istituzioni e delle leggi che regolamentano la nostra democrazia, ipotizzano accordi finalizzati ad un fantasioso quanto irreale scambio di voti nelle prossime elezioni regionali.Di fatto, Misiliscemi , nell’ormai oltre quindicinale attività politico-culturale, non ha mai stipulato accordi dai risvolti elettoralistici con nessuno, perchè non rientra nei suoi principi statuari; invece, ha sempre creato occasioni di confronto politico che portassero ad una visione socio-economica del territorio strategica finalizzata ad una migliore qualità della vita”.

Per il Direttivo “inviare una lettera di questo tipo alla vigilia del voto dell’Assemblea della Regione Siciliana per la costituzione del Comune di Misilscemi ha sicuramente un aspetto simbolico non indifferente: tenta di mettere in discussione un trasparente percorso amministrativo sancito dalla Costituzione Italiana e dalle leggi regionali, a supporto di chi, fra i contrari, non accettando la legittimità procedurale, sostiene che questo percorso vada fermato in qualunque modo, anche ricorrendo ad una lettera intimidatoria e diffamatoria di firma ignota”.