C'è il primo morto di Coronavirus in provincia di Trapani da quando è ricominciata la seconda ondata. I positivi nel trapanese, per la prima volta, da quando è scoppiato il focolaio di Salemi, al ristorante "La Giummara", hanno superato quota 200. Sono esattamente 207, secondo quanto comunicato ieri dall'azienda sanitaria provinciale.
E ieri, come dicevamo, si è vissuta anche la giornata più drammatica da quando sono ricominciati i contagi, con la morte di una donna di Salemi che, a causa del Coronavirus nei giorni scorsi era stata ricoverata, assieme al marito. Si tratta di un'anziana, il cui decesso è stato comunicato ufficialmente dal sindaco di Salemi, Domenico Venuti (qui l'articolo).
I dati provinciali - I positivi totali nel trapanese ora sono 207 e sono così distribuiti nelle diverse città della provincia: Alcamo 18; Buseto Palizzolo 14; Calatafimi-Segesta 9; Campobello di Mazara 0; Castellammare del Golfo 6; Castelvetrano 10; Erice 8; Gibellina 0; Marsala 18; Mazara del Vallo 11; Paceco 0; Partanna 11; Salemi 41, Santa Ninfa 6; Trapani 45; Valderice 6; Vita 2, San Vito Lo Capo 1; Petrosino1. I ricoverati non in Terapia intensiva sono 9, in isolamento domiciliare obbligatorio sono 198, i decessi, con la donna di Salemi sono ora 6. Totale tamponi effettuati – 26.300; Test sierologici su personale sanitario – 10.014; Test per ricerca antigene - 1.706.
Aumentano i posti letto nel trapanese - La fase pandemica da Covid-19 ha allertato tutte le Asp della Sicilia. Nella giornata del 10 settembre si è tenuta una riunione organizzativa che ha diviso le aree territoriali in bacini, la provincia di Trapani è accorpata con Palermo, Ragusa con Siracusa, Enna con Catania, Caltanissetta con Agrigento, Messina. La nuova programmazione prevede l’istituzione di reparti Covid indipendenti e autonomi dagli altri reparti, l’aumento dei posti letto laddove la curva dei contagi continui a crescere. Per il bacino Palermo-Trapani ci saranno ci saranno 72 posti in terapia intensiva, 44 in sub intensiva. Presso l’ospedale di Mazara del Vallo entro pochi giorni saranno attivati 8 posti letto in malattie infettive e 6 posti letto in terapia intensiva.
La polemica sugli ospedali e il reparto malattie infettive di Marsala - Ieri, sulla situzione Covid-19 e la mancanza di un reparto di malattie infettive a Marsala - annunciato mesi fa in pompa magna dall'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza - doveva essere realizzato entro ottobre all'ex ospedale San Biagio (potete leggere qui) -, è stato il giorno anche del botta e risposta e delle polemiche tra il sindaco di Marsala e lo stesso esponente del governo Musumeci. Il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, con una nota poco chiara, per la verità, ha chiesto a Razza comunque l'attivazione di quel reparto di malattie infettive. Qui il post del sindaco:
Mentre in tutta la Sicilia aumentano vertiginosamente i casi di soggetti positivi al Covid-19, il governo regionale continua a non prendere decisioni per la salvaguardia della salute dei cittadini marsalesi". È quanto scrive stamane sulla sua pagina Facebook il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, che ieri ha inviato una lettera urgente all'assessore regionale alla Sanità Razza per sollecitare interventi per l'ospedale Paolo Borsellino.
"Nella nostra provincia - spiega Di Girolamo - i casi hanno raggiunto un numero ben più elevato del periodo di piena emergenza sanitaria. I dati di oggi ci parlano addirittura di 207 casi, di cui 18 a Marsala, 41 a Salemi, 45 a Trapani, 18 ad Alcamo (questi i comuni più colpiti). Quasi tutti i comuni della provincia sono interessati da contagi. Inoltre, stando a quando mi è stato riferito da fonti istituzionali, la terapia intensiva dell'ospedale Cervello di Palermo sarebbe già al completo. Per tale motivo ho inviato ieri con carattere d'urgenza una nota all'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, e per conoscenza al presidente Musumeci, al commissario dell'Asp di Trapani, al ministro della Salute, Roberto Speranza, al Prefetto e alla protezione civile regionale.
"Nella lettera faccio notare all'assessore Razza che, ad oltre quattro mesi dalla sua venuta a Marsala, nulla è stato fatto di quanto da lui stesso promesso. In quell'incontro nell'aula consiliare di Marsala, alla presenza dei parlamentari marsalesi di centrodestra, di altri assessori regionali e dell'ex direttore generale dell'Asp, nel frattempo arrestato per fatti legati alla sanità, ho invitato l'assessore Razza a predisporre un reparto di malattie infettive presso l'ospedale Paolo Borsellino, da allocare nella già esistente struttura nata per un eventuale campus biomedico, mai realizzato, o in alternativa in un prefabbricato posizionato nell'area limitrofa al complesso ospedaliero, e non al San Biagio come proposto dallo stesso assessore Razza, posizione peraltro condivisa dalle espressioni locali dei partiti di centrodestra. Nulla di tutto ciò è stato fatto".
"Oggi sono aumentati notevolmente i casi positivi al Covid-19 ed è inammissibile non avere neanche un reparto di malattie infettive, con posti letto e locali adeguati, con annessa diagnostica radiologica e ovviamente al di fuori della struttura ospedaliera. In questi quattro mesi non solo non è stato realizzato questo fondamentale reparto, ma anche gli altri servizi (pronto soccorso, oncologia, pneumologia, anatomia patologica, rianimazione, etc) non sono stati potenziati o realizzati come promesso dall'assessore Razza in quella sede e in altri incontri; al contrario alcuni reparti sono stati addirittura depauperati, vedi il pronto soccorso che ha visto una notevole riduzione del personale medico".
"Sia ben chiaro: nessuno pensi di trasformare nuovamente il Paolo Borsellino in ospedale Covid. La popolazione marsalese ha già pagato un prezzo altissimo in primavera quando il governo regionale decise di trasformare l'ospedale di Marsala in Covid Hospital. I marsalesi non possono pagare l'inefficienza e l'incapacità del governo regionale, della maggioranza di centrodestra e dei suoi rappresentanti locali", conclude Di Girolamo.
Ma l'assessore Razza, non solo non ha risposto minimamente alla richiesta del sindaco, sulla mancata apertura della struttura dedicata alle malattie infettive al San Biagio, ma lo ha attaccato dicendo che sta solo strumentalizzando la questione ai fini elettorali e smentendo qualsiasi provvedimento di riconversione dell'ospedale di Marsala in Covid-Hospital.
La risposta di Razza al sindaco Di Girolamo - “Mi è stato inoltrata una dichiarazione del sindaco di Marsala. Non meriterebbe risposta, visto che interviene solo per utilizzare il tema a fini elettorali, ma si legge che sta difendendo l’ospedale dalla conversione in Covid Hospital. Non so dove abbia letto questa eventualità e non so neppure chi gli abbia messo in testa che esista tale indicazione che, invece, è smentita da tutti gli atti di programmazione vigenti. Al momento attuale, considerato l’andamento pandemico, per il bacino Palermo-Trapani sono già attive altre strutture ospedaliere. Se la curva epidemica dovesse crescere penso sia interesse di tutti che venga riattivato il dispositivo utilizzato mesi addietro. A meno che non si vogliano tenere i cittadini bisognosi senza cure. Ma al momento, tenuto conto dell’andamento attuale, non ci sono indicatori che portino a dovere compiere scelte diverse da quelle già assunte". Razza ribadisce che "il governo della Regione monitora giornalmente la situazione, unitamente a tutte le aziende sanitarie. So che non lo faranno, ma continuo a sperare che la campagna elettorale per le amministrative, in tutta la Sicilia, non sia l’occasione per strumentalizzare il sistema sanitario regionale che ha dato e continua a dare prova di importanti performance”.
Sulla questione Covid e ospedali, l'onorevole dell'UDC, Eleonora Lo Curto, interviene, dicendo che l'ospedale per il Coronavirus sarà a Mazara e che quello di Marsala deve essere potenziato - "Marsala non avrà ancora un ospedale Covid, la nuova riorganizzazione ospedaliera obbligata dall’aumento dei casi registrati negli ultimi giorni indica il nosocomio di Mazara del Vallo quale centro dove predisporre i nuovi posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva per assistere i soggetti ricoverati per il coronavirus. La nostra città ha già dato molto, con il “Paolo Borsellino” durante il lockdown e nella fase più critica della pandemia, ora il nostro ospedale può affrontare tutte le altre emergenze e patologie. Avevo espresso queste considerazioni al nuovo commissario straordinario dell’Asp di Trapani, Paolo Zappalà, che si è mostrato particolarmente attento alle esigenze di Marsala che, va ricordato, è la quinta citta della Sicilia per numero di abitanti. Ora l’Assessore regionale alla Salute ha adottato il provvedimento specifico su Mazara del Vallo quale ospedale Covid ed ho anticipato questa decisione al candidato sindaco Massimo Grillo che oggi ne ha riferito durante un appuntamento elettorale pubblico incontrando i giornalisti. Con Zappalà ho affrontato in questi ultimi giorni anche le questioni aperte sul potenziamento dei servizi sanitari ed ospedalieri in tutta la provincia di Trapani, a partire proprio dalla città di Marsala. La fase dell’emergenza sanitaria sta aprendo nuovi scenari per riorganizzare l’intero sistema che negli ultimi anni ha patito i tagli e la riduzione della spesa. Trapani e il suo territorio provinciale, ed in particolare Marsala, necessitano di una più capillare distribuzione dei servizi di assistenza sanitaria che renda accessibile a tutti il diritto alla salute con cure e prestazioni di livello e con strutture e personale adeguato”.
I dati siciliani - Diminuiscono i contagi da Coronavirus in Sicilia. Nell'isola, nelle ultime 24 ore, sono 44 i nuovi positivi (venerdì erano 104) su 4002 tamponi eseguiti. Sono 1.747 i positivi di cui 116 ricoverati in ospedale, 18 in terapia intensiva, 1.613 in isolamento domiciliare, 3.144 i guariti. Non ci sono altre vittime, dunque il bilancio resta fermo a 289 dall'inizio della pandemia. Complessivamente salgono a 5.180 i positivi in Sicilia. Sei sono i guariti, che portano a 3.144 il bilancio complessivo. I 44 nuovi positivi sono così divisi: 6 ad Agrigento, 3 a Caltanissetta, 8 a Catania, 2 a Enna, 14 a Palermo, 4 Ragusa, 1 Siracusa e 6 a Trapani.
I dati italiani - Calano i contagi per coronavirus in Italia: nelle ultime 24 ore, secondo i dati sul sito della Protezione civile, si sono registrati 1.501 nuovi casi casi, mentre venerdì erano stati 1.616 nuovi. Il totale dei contagiati, compresi vittime e guariti, è di 286.297. In calo oggi le vittime, 6 a fronte delle 10 di ieri, per un totale di morti dall'inizio della pandemia di 35.603. I guariti e dimessi sono complessivamente 213.191, 759 più di ieri. Oltre 92 mila i tamponi effettuati. I pazienti in terapia intensiva aumentano di 7 unità arrivando a 182. I ricoverati con sintomi sono ora 1.951 (+102 rispetto a ieri), in isolamento domiciliare si trovano 35.370 persone (+627). Gli attualmente positivi aumentano di 736 e sono ora 37.503. Nessuna regione fa registrare zero nuovi casi, guida la Lombardia con 269 positivi trovati, secondo i dati del ministero della Salute. Secondo una stima contenuta nei documenti allegati ai verbali del Comitato tecnico scientifico che già alla fine di aprile aveva analizzato i diversi scenari in vista dell'inizio della fase 2, ai primi di maggio, con la riapertura delle scuole l'indice di diffusione del Covid 19 potrebbe salire di circa lo 0,4.