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17/09/2020 09:20:00

A novembre in Italia le prime dosi del vaccino anti Covid?

 L’azienda di Pomezia che sta producendo il vaccino con Oxford fa sapere che le prime dosi in Italia arriveranno a novembre.

Se la sperimentazione andrà bene, almeno due-tre milioni di dosi del vaccino anti Covid Oxford-Irbm-AstraZeneca dovrebbero arrivare all’Italia entro la fine di novembre. L’ha confermato Piero di Lorenzo, presidente della Irbm di Pomezia, che ha collaborato con lo Jenner Institute della Oxford University alla messa a punto del prototipo di vaccino.

All'estero, invece, la Russia fornirà all’India 100 milioni di dosi del vaccino Sputnik-V contro il Covid-19. E Trump invece ha dichiarato: «Penso che la distribuzione del vaccino contro il coronavirus possa iniziare in ottobre, forse già a metà ottobre», smentendo il direttore Centers for Disease Control and Prevention che, sotto giuramento al Congresso, aveva promesso un vaccino per il terzo trimestre del 2021).

Un nuovo test di Menarini Diagnostics, intanto,  è in grado di individuare in 12 minuti se un soggetto è positivo evidenziando la carica virale.

Per l’Oms «il mondo è solo all’inizio della pandemia». In Francia le scuole chiuse per Covid sono 81, lo 0,13% del totale. L’India supera i cinque milioni di casi e si prepara a testare il vaccino russo. Nuovo record in Israele, oltre 5.500 casi.

A proposito di vaccini, scrive oggi Massimo Gramellini sul Corriere: 

Sulla pagina del gruppo Facebook «No al vaccino al Covid-19» è apparso un post del seguente tenore: «Nel referendum sul taglio dei parlamentari sono inseriti in maniera occulta i vaccini e i TSO obbligatori, quindi chi vota Sì autorizza la propria morte e quella degli altri». Non è dato sapere quali vaccini ci verrebbero proditoriamente inoculati, forse già in cabina elettorale, né perché sia stato aggiunto l’aggettivo «obbligatori» ai Trattamenti Sanitari Obbligatori, che così lo diverrebbero due volte. Quisquilie. La sostanza è che c’è grossa crisi, avrebbe detto un personaggio di Corrado Guzzanti, ma in fondo sapevamo anche questo. Il collegamento logico tra riduzione dei parlamentari e moltiplicazione dei vaccini è uno dei più spericolati mai proposti da mente umana. Con lo stesso principio si potrebbe dire che, votando No al taglio degli onorevoli, si ripristinerebbero le case chiuse e il battitore libero davanti al portiere: «in maniera occulta», si intende.

Volendo cercare il lato ironico di questa vicenda grottesca, i nuovi complottisti cercano di rovesciare l’esito abbastanza scontato di un referendum promosso proprio da quelli vecchi: i Cinquestelle, andati al potere in una nuvola di sirene, finti allunaggi e scie chimiche che da un paio d’anni sono diventati argomenti da establishment. Rispetto ai loro eredi, verrebbe da dire che i ragazzi di Grillo erano dei dilettanti, se non fosse che lo prenderebbero per un complimento.