"E' stata commessa un'ingiustizia". Sono queste le uniche parole dell'avvocato Diego Tranchida, legale del marsalese Pietro Centonze, raggiunto dalla confisca dei beni.
Come abbiamo raccontato ieri su Tp24, a Centonze sono stati sequestrati beni per tre milioni di euro. Centonze ha una condanna a 2 anni e 6 mesi per avere favorito Cosa nostra. Centonze per i giudici è stato a disposizione di Salvatore Messina Denaro, fratello del latitante Matteo per mantenere i contatti tra i Messina Denaro e la cosca mafiosa di Marsala.
Tra i suoi affari, secondo i magistrati, anche una torrefazione marsalese, “Caffè del Franco”, realizzata con i proventi del traffico di cocaina.
Più recente l'assoluzione, in appello, per l'accusa di omicidio di due giovani tunisini.