Regioni si o no? Il quesito è da porsi a maggior ragione dopo la tornata elettorale di 7 enti territoriali.
Esse furono istituite, le 15 a statuto ordinario con la legge nr° 281 del 16 maggio 1970. Le altre 5, quattro con legge costituzionale del 1948, Friuli-Venezia Giulia nel '63. Nel tempo funzioni e regolamenti sono mutati. La regione può legiferare, ache se nelle materie concorrenti, si citano le più importanti tutela della salute e istruzione, lo Stato detta i principi fondamentali. Bisogna ammetterlo noi meridionali abbiamo sperperato questa opportunità di autonomia. Abbiamo quasi sempre eletto una classe dirigenziale non all'altezza, senza idea se non quella dell'occupazione del potere e il godimento dei privilegi che ne derivano. Sicuramente hanno fatto bene, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia nonostante la gestione del Coronavirus. In Sicilia ci siamo superati nelle scelte errate, si elesse Totò vasa vasa.
Si obietterà "ma non si sapeva" di certe sue frequentazioni, si può comprendere il primo mandato il secondo no. Fu un errore esiziale. L'istituzione Regione è una risorsa che abbiamo utilizzato male, soprattutto noi siciliani che godiamo dello statuto speciale. Qualcuno ne propone l'abolizione asserendo a ragione lo spreco di danaro pubblico, che effettivamente è avvenuto. Il Covid19 ci ha insegnato che necesitta rivedere le materie di legislazione concorrente, sanità docet.
Il responso sul referendum abolizione parlamentari ha fugato ogni dubbio. Non si può rinunciare ad altri rappresentanti , che operano sul territorio a cui il cittadino può rivolgersi direttamente. Le regioni se lavorano bene sono il corpo intermedio tra cittadini e governo centrale, spetta sempre a noi scegliere i migliori. Regione Sì.
Vittorio Alfieri