Dopo 238 giorni di sciopero della fame indetto per protesta come estremo tentativo volto ad ottenere un equo processo, l'Avvocata turca Ebru Timtik si è spenta lo scorso 27 agosto, a soli 42 anni, sacrificando la sua vita per la Giustizia.
Una giustizia intesa e vissuta fino all’ultimo respiro come limite alla prevaricazione del potere sulla persona e come legittima resistenza contro ogni forma o tentativo di trasformazione di un processo in strumento di repressione politica.
Un gesto particolarmente significativo in un momento storico in cui si assiste con inquietante preoccupazione a frequenti e sempre più diffusi casi di intimidazione e recrudescenza verso coloro che quotidianamente si spendono per difendere i diritti quale massima espressione ed argine invalicabile per la democrazia e la libertà.
La difesa dei diritti è patrimonio collettivo dell'umanità che Avvocatura e Magistratura hanno il dovere di saper sempre garantire e tutelare nel rispetto delle reciproche funzioni e prerogative.
Sarà dunque un momento di condivisione e di riflessione quello che lunedì mattina alle ore 10,30 dinanzi all'atrio esterno del nuovo Palazzo di Giustizia di Marsala chiamerà avvocati e magistrati, funzionari e cancellieri e tutti coloro che ogni giorno con il loro impegno assicurano il regolare funzionamento della Giurisdizione, per dire no alla violenza e alla sopraffazione e sostenere con rinnovato vigore l'affermazione di principi e valori sui quali si fonda uno Stato di diritto, affinché l'estremo sacrificio di Ebru Timtik straordinario esempio di coraggio, rigore e di forza non sia vano.