Il tema dell'aeroporto di Birgi entra prepotentemente nella campagna elettorale per le amministrative di Marsala. Dopo la scelta del candidato Massimo Grillo di inserire nella sua squadra di "esperti" l'amministratore dell'aeroporto, Salvatore Ombra, il Sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, ha ieri stigmatizzato la scelta di campo di Ombra, dato che l'aeroporto è un risorsa di tutti, non di una parte politica. Ne sono nate polemiche, anche per una frase del Sindaco Di Girolamo che ha ricordato che Marsala mette 300.000 euro l'anno per l'Airgest, "e la prossima volta che verranno a chiederci i soldi ci penseremo" ha detto.
Per chiarire il senso del suo discorso, il Sindaco Di Girolamo è voluto tornare sui suoi passi: "L’importanza dell’Aeroporto per lo sviluppo di tutto il nostro territorio per me non è mai messa in discussione, e a tal riguardo desidero ricordare a chi non lo sa fare, forse perché offuscato da manie di protagonismo, che il Comune da me guidato ha dato vita a una gara che nessuno, né la Regione, né l’Airgest, hanno voluto fare.
Il Comune ha emesso a marzo del 2019 un bando di manifestazione di interesse per procedura negoziata per l'appalto del valore di 9.075.000 euro in 36 mesi di “servizi di promozione e comunicazione finalizzati a favorire l’incremento delle presenze turistiche nell’ambito territoriale afferente l’aeroporto civile V. Florio di Trapani-Birgi”. Una gara che coinvolgeva vettori aerei per un periodo di 36 mesi riferendosi a 22 lotti tra altrettanti Stati europei e Regioni italiane.
Ciò che contesto è l’atteggiamento della presidenza dell’Airgest, perché quando si ricopre un ruolo istituzionale che deve essere super partes – proprio perché l’Aeroporto non è una proprietà privata ma è un bene comune - non ci si schiera politicamente con nessuno. Ho sempre parlato delle infrastrutture del nostro territorio come di una risorsa, e ho sempre detto di volere, ad esempio, delle ferrovie veloci, in grado di far arrivare fino all’aeroporto di Birgi i passeggeri e poi in un’ora a Palermo.
Azionare adesso la macchina del fango contro gli avversari montando operazioni di manipolazione della realtà sulla base di una mia espressione, è frutto di una polemica sul co-marketing tipica di chi non ha niente da dare ma ha molto da prendere dalla città che ambisce ad amministrare. I nostri fatti, come al solito, smentiscono le chiacchiere degli altri.
E allora voglio ribadire che il Comune di Marsala sotto la mia gestione ha sempre rispettato gli impegni sul co-marketing. Agli smemorati voglio, inoltre, ricordare che la mia Amministrazione si è assunta l'onere di tenere in vita l'aeroporto di Birgi quando tutti lo davano per morto e sepolto.
Ciò non significa, però, che non chiederemo conto del modo in cui queste risorse vengono impiegate dal management di Airgest, in ragione del fatto che ogni amministratore pubblico è tenuto a dare conto ai contribuenti di come vengono impiegate le loro tasse. Principio che vale anche per i manager di aziende pubbliche, cui compete anche il dovere della sobrietà e della imparzialità durante l'espletamento di un incarico, non per rispetto del sindaco di Marsala ma per rispetto delle istituzioni e dei cittadini.
Quanto al futuro di Birgi la nostra posizione è nota: bisogna andare verso un modello gestionale come quello adottato da altre Regioni in cui gli scali sono governati da una o due grandi società in grado di assicurare solidità finanziaria e un piano industriale credibile. Non avendo posto nei consigli di amministrazione da rivendicare, possiamo permetterci di sostenere una soluzione che taglia le poltrone e accorpa le attuali diseconomiche gestioni in una gestione unitaria degli aeroporti della Sicilia Occidentale. Questo è avere una visione".