Come fronteggiare l’emergenza povertà e quali programmi per le borgate, con riferimento anche all’abusivismo edilizio?
Si tratta della seconda e della terza domanda di Tp24 ai candidati sindaci di Campobello di Mazara, nel confronto pubblico di sabato scorso. Delle risposte alla prima domanda su mafia e politica ne abbiamo già parlato qui.
Possiamo dire che Castiglione, Ingroia e Passanante hanno concordato sull’abusivismo. Nel senso che hanno fatto tutti e tre scena muta.
O meglio, hanno preferito rispondere soltanto alla prima parte della domanda, probabilmente a causa dell’impopolarità dell’argomento. Nonostante, come si è già detto, le domande fossero state inviate ai candidati il giorno prima, nessuno ha voluto affrontare la spinosa vicenda. Insomma, annunciare le demolizioni delle case abusive davanti al mare, oppure promettere che rimarranno in piedi, avrebbe avuto effetti collaterali difficili da controllare.
E alla fine, Passanante e Ingroia hanno pure litigato. Il primo gli ha dato dell’arrogante, il secondo gli ha risposto “stai zitto”. Momento non proprio edificante, che potete trovare intorno al 34° minuto della registrazione streaming.
Ma andiamo per ordine. La seconda domanda era questa:
“La povertà aumenta nel nostro territorio, anche a causa del coronavirus che, anziché renderci migliori, sta aumentando le disparità nella nostra società. Oggi fare il sindaco, al di là delle simpatie e delle antipatie, è il peggiore mestiere che si possa fare (dopo il giornalista). Il prossimo sindaco di Campobello dovrà anche fronteggiare l’emergenza povertà. Quali saranno le vostre azioni per aiutare chi ha bisogno, rispettando sempre i criteri di equità e trasparenza?”
Ingroia ha risposto che sarà determinante la creazione di un assessorato alle pari opportunità e di uno sportello dedicato all’ascolto, “perché non ci siano disparità di trattamento”.
“Non bisogna regalare semplicemente perché si è promesso il voto e si realizzano forme di voto di scambio – ha affermato l’ex pm - ma bisogna riconoscere i diritti di tutti in base alle possibilità che avrà il comune”.
Poi ha aggiunto che la difesa dei cittadini svantaggiati va esercitata anche nei confronti delle altre istituzioni pubbliche: “Quando mai il comune di Campobello di Mazara ha battuto i pugni sul tavolo negli uffici regionali?”. Ed ha concluso con alcune domande: “Perché l’ufficio di collocamento è chiuso e bisogna andare a Castelvetrano? Perché il sindaco di Campobello non ha mai battuto i pugni sul tavolo perché si riaprissero questi uffici e funzionassero questi servizi? Perché il CUP non funziona? Perché a Tre Fontane non c’è il pronto intervento, ma soltanto una guardia medica che poi chiude dopo il periodo estivo?”.
Passanante ha invece assicurato “quell’equità e quella trasparenza che sono mancate e continuano ancora a mancare”.
Ha messo l’accento sulla necessità di intercettare i fondi europei, criticando il ritardo con cui, durante il periodo del lockdown, sarebbero stati erogati i buoni spesa.
Poi ha annunciato l’impiego volontario dei percettori del reddito di cittadinanza nell’assistenza agli anziani, promettendo di pagare il taxi sociale col suo stipendio.
Castiglione, dopo aver ricordato che il taxi sociale è stato istituito con una deliberazione votata dallo stesso Passanante, ha sottolineato che “sul sociale non dobbiamo prendere lezioni da nessuno, perché in sei anni ci siamo dimostrati vicini ai cittadini, investendo oltre 200 mila euro del nostro bilancio, insieme a 500 mila euro che siamo riusciti ad ottenere battendo i pugni sul tavolo. Infatti, dal distretto 54, di cui facciamo parte, abbiamo ottenuto di più rispetto agli altri comuni, facendo sentire la nostra voce”.
“E durante il lockdown – ha aggiunto - abbiamo erogato contributi per 800 famiglie, con buoni spesa, carrelli solidali ed altre iniziative che ci hanno visto sempre vicini ai cittadini”.
Nelle repliche, Ingroia ha detto che centinaia di campobellesi gli hanno rappresentato una città molto diversa da quella raccontata dal sindaco uscente: “Ho sentito lamentele, proteste, voglia di cambiamento, di voltare pagina”.
Passanante invece ha tenuto a precisare che il taxi sociale l’avrà anche votato in consiglio comunale, “ma non l’ho mai visto circolare per le vie di Campobello”.
Castiglione, infine, ha detto che “le lamentele ci sono in qualsiasi città del mondo” e che è stato fatto tutto quello che era possibile fare.
La terza domanda era questa:
“Qual è lo stato di salute delle frazioni di Tre Fontane e Torretta Granitola? Quali iniziative sono
previste dal vostro programma? Il nostro riferimento è da un lato al turismo, ma dall'altro lato
anche all'abusivismo edilizio, visto che a pochi chilometri da qui, c’è Triscina, dove sono state abbattute diverse case abusive, soprattutto durante il periodo commissariale”.
Come si diceva, nessun accenno all’abusivismo. Tante invece le idee per rendere migliori le frazioni balneari di Campobello.
Passanante ne ha sottolineato l’abbandono, promettendo un servizio navetta, e la realizzazione di un museo dell’agricoltura all’interno della vecchia caserma Garibaldi, dopo la sua ristrutturazione. Ma anche “un servizio di poste private, dal momento che in inverno a Tre Fontane abitano più di mille persone”.
Castiglione completerà la riqualificazione del lungomare di Tre Fontane, togliendo anche i vecchi pali del telefono che lo imbruttivano. Farà la anche la riqualificazione dunale e la pista ciclabile che attraversa le due borgate e le Cave di Cusa. Poi ha affermato di avere già ricevuto finanziamenti da 100 mila euro per un progetto che prevede una promenade sul golfetto che insiste sulla piazzetta di Torretta Granitola.
Ingroia invece ha annunciato che Campobello di Mazara “non dovrà più essere nota come il paese della mafia, ma deve essere il paese del turismo e dello sviluppo. E non c’è sviluppo senza legalità”.
“Si parla sempre delle retate antimafia, della terra di Messina Denaro…” e invece occorre rilanciare il turismo. “E lo si può fare attirando gli investitori – ha concluso- Sono posti bellissimi che purtroppo in pochi conoscono. Ecco noi dobbiamo farla conoscere”. Ed uno degli strumenti principali sarebbe la visibilità che Ingroia potrebbe garantire attraverso le sue conoscenze oltre lo stretto.
Egidio Morici