Domenica 4 e lunedì 5 ottobre 2020 si eleggerà il sindaco di Marsala. La redazione di TP24 ha organizzato l’unico confronto avvenuto in campagna elettorale tra i candidati sindaco, che ha visto la presenza di tutti i pretendenti alla carica di primo cittadino.
Ad Alberto Di Girolamo, Giacomo Dugo, Sebastiano Grasso, Massimo Grillo e Aldo Rodriquez, abbiamo chiesto il perché hanno scelto di candidarsi, in cosa la propria candidatura e il proprio programma sono migliori rispetto agli avversari e quale è il punto di forza che gli avversari non hanno. Ecco le loro risposte:
Sebastiano Grasso: "Io rappresento il popolo in questo momento. Mi sono catapultato in questa avventura inaspettata. Durante la pandemia i cittadini mi hanno chiesto aiuto durante il lockdown. Ci siamo messi a disposizione della città. Ho chiesto alle ragazze e ai ragazzi dell’associazione Arcobaleno di mettersi a disposizione e abbiamo aiutato ducentocinquanta trecento famiglie con tutte le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare per cercare di soddisfare la mole di richieste da parte dei cittadini".
Massimo Grillo: "Mi candido perché Marsala merita di più, Marsala ha bisogno di meglio. Io non mi ritengo migliore degli altri ma diverso. Una diversità che si è potuta riscoprire nella richiesta di nove liste di fare sintesi attorno a me con un’ampia convergenza sulla mia persona ma anche per il programma che abbiamo condiviso. Ritengo che il punto di forza per quello che mi riguarda, sia il desiderio e la volontà non di essere migliore ma di circondarmi dei migliori. Di potere avere la possibilità di collaborare su un programma concreto che si può realizzare e sostenere e quello che più mi sta a cuore è come realizzare il programma. E per questa ragione è importante contare sulla Governance, e credo che bisogna conquistare una leadership sul campo, attraverso la collaborazione che offre questa città e mi riferisco alle risorse professionali e umane e uscendo dalla logica dell’uomo solo al comando e lavorare questa impostazione nella logica della collegialità e della squadra per essere uniti nel momento di grande emergenza della nostra città, questo sia credo sia il nostro punto di forza".
Aldo Rodriquez: "Io dal 2015 mi sono messo a disposizione della città. Il mio motto è quello di condividere e non di dividere. Il cercare di poter essere assieme e portare avanti le istanze principali dei cittadini e non della singola persona credo che sia la cosa più importante. Questo è ciò che mi ha dato la voglia e lo spirito giusto per confrontarmi con la città. Ho avuto la possibilità dal gruppo di appoggiare la mia candidatura e l’abbiamo sfruttata per l’esperienza accumulata in questi anni. Non ho mai fatto una politica dell’attacco e di demonizzare il lavoro degli altri. Io Rispetto il lavoro di tutti i candidati che sono i miei competitor. L’obiettivo unico è quello di portare economia a una città che è morente".
Alberto Di Girolamo: "Ho scelto di candidarmi per non lasciare le cose a metà. In questi anni abbiamo tolto una montagna di debiti, 13 milioni fuori bilancio, 42 milioni di mutui, pagati in parte e ci siamo rivolti all’Europa. Tutte le opere e i lavori che vedete in giro per la città sono tutti fondi europei, con progetti e bandi iniziati nel 2016/17. Solo in questo modo si può creare lavoro, servizi e legalità di cui c’è assolutamente bisogno. Ormai abbiamo una linea preferenziale per l’Europa, ci siamo abituati a lavorare in questo modo e gli altri hanno fatto ben poco per intercettare questi finanziamenti. Questo il motivo perché mi candido, per continuare a portare avanti le cose iniziate e finanziate e quelle che lo saranno. Il mio punto di forza: fatti e non parole. La città ha bisogno di cose concrete, la città ha bisogno di concretezza e coerenza e non di passare da sinistra a destra e da destra a sinistra come spesso succede. Solo in questo modo i nostri ragazzi possono andare in giro fare le loro esperienze e tornare qui a Marsala a lavorare, questo sia credo il sogno di tutti i genitori. Fatti, servizi, legalità e massima trasparenza".
Giacomo Dugo: "Già nel 2007/8 si era parlato della mia candidatura, oggi diventata realtà. Ho le conoscenze professionali, nell’agricoltura, nell’agroalimentare, nell’enogastronomia legata alla prevenzione della malattia oncologica, nelle energie rinnovabili ecosostenibili, tutte competenze che i marsalesi chiedono senza ricorrere a esperti e Governance. Il mio è un vero programma fattibile. Ho nel mio dna impresso l’amore verso Marsala e le conoscenze di tutte le argomentazioni per farla rinascere. Rinascita che deve partire dall’agricoltura ecosostenibile e remunerativa e dall’utilizzo di fonti energetiche sostenibili che trasformano anche i rifiuti in risorse".
Altra domanda: Rifiuti e decoro urbano, quali sono le vostre proposte per migliorare l’attuale raccolta differenziata, rendere la città vivibile, più pulita e con quali misure? Qui le risposte dei cinque candidati sindaco:
Massimo Grillo: "Purtroppo noi erediteremo un contratto con Energetikambiente per i prossimi 4 anni. Ritengo che questo non si politicamente corretto. Purtroppo dovremo rifarci a questo tipo di contratto. La mia proposta riguarderà l’intervento relativo all’emergenza e all’ordinaria amministrazione. Lo faremo in maniera molto semplice creando più isole ecologiche per evitare i disagi vissuti in questi anni. Altro importante punto strategico è la riduzione delle imposte".
Aldo Rodriquez: "Il problema dei rifiuti è molto serio. Questa amministrazione si vanta del 70% della differenziata ma non si è mai posto il problema dell’ulteriore 30% che viene sversato sul territorio, causando un danno ambientale notevole. L’intervento che andremo a fare, avendo individuato dieci antenne periferiche e due antenne, una nel centro urbano e una nel centro storico per creare queste isole ecologiche all’interno delle frazioni raggruppate a seconda della densità abitativa. Poi creeremo delle compostiere di quartiere per cercare di economizzare e di investire sul rifiuto prodotto dalla città. Per quanto riguarda il decoro bisogna fare una programmazione delle cose da fare per dare un decoro alla città che possa essere consono per cittadini e per i turisti".
Alberto Di Girolamo: "Ci siamo dimenticati che la città aveva le macro discariche ovunque e una differenziata del 35% e noi siamo riusciti a portarla al 70%, credo sia un traguardo importante per una città medio grande come Marsala. Abbiamo ridotto la Tari del 15% e l’obiettivo è quello di ridurla ancora del 50%. Per la lotta all’evasione dei tributi, siamo riusciti a scoprire circa 5mila famiglie e ne scopriremo anche altre. Noi continueremo a fare il porta a porta perché è l’unico modo di fare la buona raccolta differenziata, fondamentale per lasciare ai nostri figli un mondo più pulito. Bisogna aggiustare alcune cose e aiutare i cittadini a fare meglio la differenziata".
Giacomo Dugo: "Nel 2016 ho contestato il progetto presentato dall’amministrazione Di Girolamo come non adatto ad una città territorio come Marsala. Noi lo correggeremo con uno sforzo immediato che vedrà la collaborazione di tutti i cittadini che si dovranno sentire con il sindaco, responsabili di un processo di pulizia immediata di tutto il territorio marsalese. Nelle campagne marsalesi queste plastiche purtroppo tornano nei nostri piatti come prodotti cangerogeni. Il comune di Marsala ha più di trenta milioni di tasse della spazzatura non pagati e da recuperare".
Sebastiano Grasso: Per quanto riguarda il problema rifiuti ci stiamo informando molto sui recovery found e stiamo cercando di capire e come portare questa città ad in contesto europeo. Bisogna creare più isole ecologiche, si potrebbe realizzare un progetto mirato per i cassonetti e sembra banale ma non lo è, in citta mancano i cestini. Stiamo elaborando un programma per portare la città ad un contesto europeo".