Il tribunale di Facebook ha deciso: per molti marsalesi la banda di giovani criminali che quest'estate ha pestato e picchiato dei ragazzi immigrati, non è stata affatto violenza, anzi, va quasi giustificata.
Sono tanti, e terribili, i commenti sugli arresti effettuati giovedì dalla polizia. Ne abbiamo parlato su Tp24.
Tre giovani sono stati arrestati con l'accusa di essere a capo di una banda che organizzava spedizioni punitive contro gli immigrati.
Le immagini dei raid, diffusi dalla polizia, sono raccapriccianti. In giro ci sono molti complici: sia quelli che partecipavano alle botte in venti contro uno (che coraggio ... ) sia quelli che sui social minimizzano l'accaduto, difendono i ragazzi (al di là di ogni giusto garantismo) e si scagliano contro gli stranieri e, naturalmente, la stampa, e Tp24.
La nostra testata, infatti, già mesi fa aveva lanciato l'allarme sulle aggressioni nei fine settimana a Marsala, prendendosi le ire dei gestori dei locali ( e su di loro pesano anche delle responsabilità).
Ad organizzare quelle che si configurano come una sorta di "spedizioni punitive" sarebbe stato un "branco" che agiva nel centro storico di Marsala durante i weekend, quando, come un "commando", andava a caccia di vittime da aggredire.
Ma, leggendo alcuni commenti, sembra che le vittime siano loro ...
Giuseppe, ad esempio, esprime solidarietà ad uno degli arrestati, Salvatore Crimi. Perchè i ragazzi picchiati avranno fatto "qualcosa di veramente grosso".
E la colpa è di Tp24, che "scrive sempre delle cazzate".
Anche perché, nonostante abbiano gridato di tutto, a quei poveri ragazzi stranieri, ad esempio "Africani di merda", mica stiamo parlando di razzismo, ma c'è addirittura chi parla di "libertà".
Insomma, l'invito è alla stampa, e a chi esprime disgusto per una vicenda di cronaca nera che ha portato Marsala in tutti i tg nazionali, a farsi, con delicatezza, gli affari propri.