E’ una storia incredibile quella raccontata da Anna Rita Cocco. Una storia che ha come protagonista, anzi come vittima, il marito disabile. Il viaggio a bordo del traghetto Caronte è stata una vera e propria odissea.
Ecco la denuncia della donna.
“Oggi mi reco in agenzia "traghetti"per acquistare dei biglietti per tutta la mia famiglia,di cui fa parte mio marito, disabile in sedia a rotelle. In biglietteria vengo a conoscenza che la nave che solitamente fa la tratta Marettimo -Trapani e viceversa, viene sostituita dal traghetto "Caronte" utilizzata per trasportare merce, bombole, spazzatura ecc. ecc . In biglietteria vengo a conoscenza che sulla nave "Caronte " non vi è un ascensore per poter trasferire i soggetti in sedia a rotelle nella saletta dei passeggeri. Inoltre vengo informata che dovevo comunicare la partenza del disabile almeno 48 ore prima. Non riesco a capire il motivo. Visto che ci possono essere degli imprevisti per cui una persona può decidere di partire all'improvviso. Benissimo ,appena arriva la nave Caronte chiedo al personale quali fossero le condizioni di imbarco e di navigazione per mio marito disabile. Mi propongono un abitacolo angusto e stretto dove la sedia a rotelle non può nemmeno girare, dove la porticina deve rimanere aperta perché dentro l" abitacolo non vi è un oblò per la luce, lasciando la porticina aperta vi é il rischio di bagnarsi se ci fosse stato un pò di mare e ancora , l'eventuale accompagnatore deve rimanere in piedi per più di 3 ore. Tutto ciò ,a me ed altre persone che hanno assistito alla discussione , è risultato improponibile e incivile da parte di questa "società " e di coloro che hanno autorizzato la nave "Caronte " al trasporto disabili”.