Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
02/11/2020 10:20:00

"Ricominciamo", dalla prima Repubblica e Sturiano

 Ricominciamo. È il titolo della famosa canzone, per gli appartenenti dell'ancien règime molto amata di Adriano Pappalardo.

Un passaggio recita: "io non posso restare, seduto in disparte, nè arte nè parte". Era la cover di Vincenzo Patrizio Sturiano, mister 1000 preferenze e presidente del consiglio comunale di Marsala uscente. L'ode dal 6 ottobre scorso, al termine dello scrutinio elettorale è stata la colonna sonora dell'ex politico di sinistra transitato in Forza Italia, con la benedizione di Tony Scilla e Gianfranco Miccichè, e i due sapevano benissimo che senza le sue preferenze, il partito del Caimano si sarebbe estinto a Lilibeo alla pari del Partito Democratico.

Al momento dell'elezione del nuovo presidente di Sala delle Lapidi è andato in scena il peggior copione della prima Repubblica. Ossia il controllo degli accordi raggiunti in seno alla maggioranza, ed il voto a scrutinio segreto (?) veniva così manifestato, Enzo Sturiano , Sturiano Patrizio Vincenzo, Sturiano Vincenzo.

L'accordo ha retto, anche se con un dissidente che ha votato Chianetta, e per chi segue le vicende politiche di Lilybaeum è facilmente individuabile, la firma inesistente in calce è "leggibile". Siccome "mala tempora current sed peiora parantur", va bene così. E così la città ha il suo, Vincenzo Patrizio Sturiano III.

I neoeletti consiglieri, alcuni sono considerati correttamente giovani, 8/9,quelli dai 40 anni in giù, ma a palazzo VII Aprile è andato in scena la vecchia politica. E sinceramente ascoltare la voce del più giovane dell'assise ratificare l'essenza della stessa non è un buon viatico. Questo è un fatto, e i fatti sono la cosa più ostinata del mondo" (Bulgakov). Ricominciamo.


Vittorio Alfieri