Gli agenti della Squadra mobile di Trapani hanno sequestrato il telefonino cellulare della ragazza di 17 anni, accusata di aver gettato dalla finestra il bambino che aveva partorito a casa.
La minore, che frequenta il Liceo classico, è stata arrestata a conclusione di un interrogatorio drammatico nel corso del quale avrebbe confessato. Ora è ricoverata al Sant’Antonio Abate. L’interrogatorio è avvenuto in “modalità protetta” era anche presente il legale della studentessa, avvocato Nino Sugamele.
Una famiglia perbene, la sua. Il papà è un agente di polizia in servizio nel capoluogo. La mamma è una commercialista. La diciassettenne ha una sorella più piccola. Ieri mattina, non ha svolto le lezioni a distanza. Una assenza che, però, non ha destato alcun sospetto. Nemmeno i suoi compagni di classe e i docenti sapevano che fosse incinta. Così come i suoi genitori. Lei ha un fidanzatino che vive fuori Trapani.
Analizzando il telefonino, gli investigatori vogliono capire se la minore si fosse confidata con qualcuno o se magari, ieri mattina, quando si è chiusa in bagno per dare alla luce il bimbo, ha cercato aiuto. Possibile che non abbia rivelato a nessuno il segreto che custodiva da nove mesi? Frattanto, le indagini proseguono perché ci sono ancora dei tasselli da mettere a posto.