Non necessita essere Esther Duflo. La francese è stata insignita l'anno scorso del premio nobel per l'economia con la motivazione: per l'approccio sperimentale nella lotta alla povertà globale.
Marsala non riesce ad esprimere neanche un esperto alla solidarietà sociale o un ingegnere alla rete idrica, alla delega in materia neanche a parlarne, si è nominato uno psichiatra, anche se forse non è errato, i cittadini continuano ad impazzire per le rotture e non esige un nobel qualsiasi per comprendere che è fatiscente, e bisognano soldi solo soldi, poi un ingegnere del nostro comune sarà sicuramente capace di redigere un progetto di revisione della rete. Ma è risaputo nel belpaese è amato l'esotico.
I soldi, l'economia la nazione soffre, aumentano le proteste e sposare salute e reddito è un impresa ardua, quasi impossibile. Il governo nazionale ci sta provando immettendo risorse, sicuramente con delle defaillance nella distribuzione. I provvedimenti, utili, anzi vitali hanno prodotto a fine agosto un innalzamento del debito pubblico del 144,4%, in termini assoluti a 2.579 miliardi €, si stima a fine anno di raggiungere il 160% pari a 2860 miliardi di €.
Una teoria condivisibile, perché il patrimonio italiano ammonta a 8mila miliardi € di cui 2mila cash, che il vulnus non è la sostenibilità del nostro debito, bensì gli interessi su di esso che aumentando lo stesso saranno maggiori, e questi li pagheranno i nostri figli, l'importante è che si sappia. E non necessita essere Esther Duflo per comprenderlo.
Vittorio Alfieri