“La smettano le donne di educare gli uomini in un modo e le donne in un altro”, queste le parole, importantissime, che la presidente del Tribunale di Marsala, Alessandra Camassa, ha pronunciato nell’atrio del Palazzo di Giustizia.
La Giornata internazionale contro la violenza sulla donna ha avuto inizio con le istituzioni a confronto, poche parole ma cariche di presenza, al termine della cerimonia sono state consegnate le mascherine cucite dalle detenute del carcere di Salerno con scritto “Stop violenza sulla donna”.
L’avvocata Adele Pipitone, ha iniziato i lavori, sottolineando come sia importante la sinergia tra le varie parti sociali, la presenza delle istituzioni e il lavoro dei centri anti violenza. Presente il sindaco, Massimo Grillo, e l’assessore alle Pari Opportunità, Antonella Coppola.
Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, Vincenzo Pantaleo, ha snocciolato i numeri dei femminicidi commessi in Italia nel 2020, si tratta di ben 93 vittime: “Dobbiamo porci delle domande, c’è una mancanza di organizzazione, una inadeguatezza anche dei servizi sociali locali a dare sostegno nell’immediato. Tutto ciò è insufficiente, bisogna procedere alla sensibilizzazione ma lo Stato deve intervenire con una struttura solida, per creare una fiducia da parte della persona offesa nei confronti dello Stato stesso”.
La violenza colpisce non solo le donne ma anche i minori presenti nelle abitazioni, lo ha evidenziato l’avvocata Laura Errera, rappresentate dell’associazione Metamorfosi. Un aspetto quello dei minori di cui si parla poco ma che scava la vita di questi bambini poi adulti.
Il sindaco Grillo ha ricordato come la violenza, che spesso trasuda anche dai social, sia inappropriata e che desta preoccupazioni. Per questo la sua Amministrazione è pronta a supportare non solo i centri antiviolenza ma anche le iniziative in sostegno di percorsi virtuosi.
Anche quest’anno l’impegno è stato forte con la consapevolezza che la strada ancora è molto lunga e che necessita di esempi e di sensibilizzazione.
E’ un fenomeno sociale che attiene al retaggio culturale, insistere per cambiare le condizioni attuali è necessario, allo stesso tempo bisogna veicolare messaggi che sappiano di libertà, che sappiano spiegare, e bene, che l’indipendenza di una donna passa dal lavoro e quindi da una maggiore consapevolezza di se stessa.
Di violenza si muore ma c’è chi vive in mezzo alla violenza subdola verbale e psicologica, fare rete, squadra, è l’unica concreta possibilità per arginare un fenomeno che delinea perimetri pericolosi di oggi e di domani.
Marsala. Giornata contro la violenza sulle donne. Le interviste from Tp24 on Vimeo.