Una disavventura giudiziaria è stata vissuta da un carrozziere marsalese con la passione per le “auto d’epoca”, il 60enne F.P., residente in contrada San Giuseppe Tafalia, finito sotto processo, in Tribunale, con le accuse di riciclaggio in concorso e sversamento rifiuti (olio d’auto) senza autorizzazione.
Difeso dall’avvocato Maria Antonietta Tosto, l’uomo, però, al termine del processo è stato assolto. Per quanto riguarda il primo reato, spiega il legale, “diversi elementi evidenziati in dibattimento dal consulente tecnico della difesa hanno consentito di escludere qualunque alterazione e/o contraffazione con riferimento al veicolo Fiat 500, stante la rispondenza degli elementi identificativi (targa, numero di telaio) del veicolo esaminato”.
La difesa ha sostenuto l’irrilevanza delle sostituzioni delle parti del veicolo soggette ad usura, effettuate nel corso di decenni e finalizzate alla conservazione e funzionamento dell’auto d’epoca, alla quale era stata anche conferita la Targa Oro. Per l’accusa, invece, era stato modificato il telaio mettendo insieme i pezzi di due diverse auto. Ma poi lo stesso consulente del pm ha escluso alterazioni del numero di telaio. Per quanto riguarda, invece, il secondo reato, è stato accertato che la vecchia Fiat “Giardinetta”, da anni aggredita dalla ruggine, parcheggiata accanto l’officina di F.P. non aveva avuto perdite di olio sul terreno. Alla fine, è arrivata l’assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste”. Il Tribunale ha, inoltre, disposto il dissequestro dei mezzi. “Questa triste vicenda – commenta l’avvocato Maria Antonietta Tosto – è stata vissuta dal mio cliente come un incubo”.