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01/12/2020 06:00:00

  L’omicidio di Castelvetrano. Favoroso ucciso “per sbaglio”? Favara in carcere, il suocero indagato

Centinaia di persone hanno dato l’ultimo saluto, ieri, a Castelvetrano, a Vincenzo Adamo Favoroso, il ragazzo di 33 anni ucciso con un colpo di fucile la notte tra giovedì e venerdì scorsi.


Tanta commozione durante i funerali, durante i quali anche la mamma del giovane ha accusato un malore. Il feretro è stato portato in spalla dai suoi amici storici allo stadio di Castelvetrano, sotto la curva. Favoroso infatti è stato giocatore e ultras della Folgore, la squadra di calcio di Castelvetrano.

Favoroso è stato trovato senza vita in terreno nella periferia della città, nei pressi della zona industriale. Seminudo, con solo gli slip addosso. Il colpo mortale però gli è stato esploso da un fucile a canne mozze nel cortile di una casa nel centro di Castelvetrano.
A premere il grilletto un suo amico, Gaspare Favara, in carcere con l’accusa di omicidio colposo. Un colpo di fucile esploso “accidentalmente”. Sarebbe emerso questo nel corso dell’udienza di convalida del fermo del 32enne castelvetranese condotto in carcere dai carabinieri con l’accusa di avere ucciso Favoroso.


Gaspare Favara


Al termine dell’udienza di ieri, infatti, il gip del Tribunale di Marsala Francesco Parrinello ha convalidato l’arresto di Favara, che è accusato anche di occultamento di cadavere, ma nell’ordinanza si parla di “omicidio colposo”, quindi un fatto accidentale, seppur aggravato dall’uso di un’arma da fuoco. In ogni caso, l’arrestato rimarrà in carcere.
L’udienza di convalida si è svolta da “remoto”. Gaspare Favara e il suo legale, l’avvocato Massimo Mattozzi, in carcere, il gip e il pm in Tribunale. Intanto, c’è un altro indagato. E’ Alfonso Sorrentino, suocero di Gaspare Favara. L’uomo è sospettato di avere aiutato il genero nel trasporto e nel tentato occultamento del cadavere.


Ma per l’avvocato Mattozzi, l’uomo “non c’entra nulla nella vicenda”. L’arma del delitto sarebbe un fucile a canne mozze caricato a pallini.
Il tutto è successo proprio a casa di Favara, come ha raccontato agli inquirenti il migliore amico di Favoroso. Erano lì a giocare a carte e a bere birra, nonostante le norme anti-Covid. Favara, Favoroso e un altro ragazzo vanno fuori, in cortile. Favara dice a Favoroso che ha una cosa da fargli vedere. E’ un fucile a canne mozze. Sembra tutto uno scherzo, ma ad un tratto le cose si mettono male. “Ho implorato a Gaspare di non fare cavolate, perchè ad un certo punto mi sembrava serio”, racconta al Giornale di Sicilia, Gianvito Italiano, il migliore amico di Favoroso. “Gli ha sparato senza pietà. Ero sconvolto, c’era sangue ovunque. Tutti scappavano. Siamo rimasti noi tre, ho pensato che potesse uccidere anche me e sono fuggito. Non riesco a capire. Erano amici, ed era stato Gaspare ad invitare Vincenzo”.


Vincenzo Adamo Favoroso

Gli investigatori anche alla luce del racconto del testimone stanno cercando di ricostruire una serie di dettagli utili a stabilire dinamica e movente. Potrebbe essere stato un fatale colpo accidentale, esploso nel corso di una serata di gioco e di bevute finita in tragedia. O c’è qualcos’altro dietro? Favara ha detto ai pm, sul movente, che non c’è alcuna motivazione dietro l’omicidio. Intanto gli investigatori esaminano anche le immagini delle telecamere nella zona. E’ importante anche capire se Favoroso sia morto sul colpo o durante il tragitto. Nel frattempo non è stata trovata l’arma del delitto.