Entro 60 giorni il Consiglio comunale di Marsala dovrà riesaminare la delibera relativa alla richiesta di autorizzazione per la realizzazione, in contrada Ponte Fiumarella, in fondo alla via Favara, nei pressi della rotonda accanto l’Eracles, di un impianto di distribuzione di carburanti della ditta Cascio Loredana Vincenza e Tantaro Petroli di Salemi.
Ad imporre all’assemblea di Palazzo VII Aprile di rimettere l’atto all’ordine dei lavori è stato il Tar, al quale, tramite l’avvocato amministrativista marsalese Salvatore Giacalone, si sono rivolti gli imprenditori che hanno presentato il progetto.
Sulla delibera il Consiglio si pronunciò, non approvandola, nella seduta dello scorso 19 agosto. L’ultima prima di tuffarsi nella campagna elettorale. Il 19 agosto, l’atto ebbe 4 voti favorevoli e 9 astensioni.
Molti consiglieri si defilarono. E contro questa non-decisione, Cascio e Tantaro hanno fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale, che adesso ha ordinato al Consiglio comunale, non quello dello scorso agosto, ma la nuova assemblea cittadina, di riesaminare l’atto e pronunciarsi entro 60 giorni.
Anche perché, già lo scorso agosto, come evidenzia l’avvocato Salvatore Giacalone, la richiesta era corredata da tutti i pareri previsti dalla legge. Pareri espressi da tutti gli enti che avevano partecipato alla conferenza dei servizi. La discrezionalità, fa notare il legale degli imprenditori che si sono rivolti al Tar, non è arbitrarietà. Aggiungendo che bisogna motivare la non approvazione di un atto che ha già ottenuto tutte le autorizzazioni. Il 19 agosto, prima di passare al voto sulla delibera, discussa anche il giorno prima e poi accantonata in attesa di chiarimenti tecnici, l’architetto Stefano Pipitone evidenziò che il rifornimento rispettava le distanze sia dai vicini pozzi d’acqua che dal canile municipale.