Il ministro dei Trasporti Paola De Micheli e il vicemininistro Giancarlo Cancelleri si sono confrontati sulle proposte e le osservazioni delle Regioni e degli enti locali coinvolti per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, si è parlato anche di un tunnel sotterraneo in alternativa al ponte.
Il ministro De Micheli ha spiegato che “le argomentazioni oggettive che usciranno dalle conclusioni del gruppo di lavoro, entro il 31 dicembre, dovranno confluire nel dibattito pubblico e politico intorno all’opera. Più affronteremo questo tema sulla base dei reali bisogni delle persone e dei territori, più riusciremo a costruire un consenso ampio intorno all’esito finale”.
Nelle settimane passate il gruppo di lavoro ha analizzato i fabbisogni trasportistici e i programmi infrastrutturali collegati all’opera, mentre la seconda fase del lavoro prevede la valutazione delle diverse proposte progettuali pervenute al Ministero sotto il profilo tecnico, ambientale e urbanistico, con particolare attenzione agli aspetti economici e finanziari.
De Micheli assicura che entro fine anno il gruppo di lavoro presenterà alle Commissioni Parlamentari competenti la propria relazione conclusiva che conterrà la proposta di migliore soluzione tecnica per realizzare il collegamento sullo Stretto di Messina. “Da quel momento – sottolinea il ministro – si aprirà il momento della politica e del dibattito pubblico con il percorso che dovrà portare alla decisione finale, se procedere o meno alla realizzazione dell’opera”.
“Finalmente è cambiato il metodo e l’atteggiamento nei confronti di questo importantissimo tema che riguarda tutto il Paese – afferma il viceministro Cancelleri – il titolo è lo sviluppo dell’intero sud Italia.
Per Claudio Fava invece il Ponte come gli altri progetti da libro dei sogni della Regione è solo "un progetto per accontentare l'elettorato". "In Sicilia ci sono ben 4 aeroporti, di cui 2 sottoutilizzati come Comiso e Trapani, quindi aggiungerne un quinto con tempi di progettazione e realizzazione tanto lunghi e nella possibilità di essere anche poco usato mi sembra un modo per schiacciare l'occhio agli elettori del proprio territorio", spiega Fava a MessinaToday. "Questo piano di investimenti è declinato infatti in funzione dei collegi elettorali e delle residenze dei parlamentari che raccolgono consensi promettendo grandi progetti su un territorio in cui le problematiche sono altre", aggiunge. E mentre il presidente della regione Nello Musumeci ha ribadito al ministro dei trasporti Paola De Micheli la necessità di realizzare il ponte sullo stretto, Fava taglia corto: "E' come dire che andremo su Marte e ci piacciono le imprese impossibili, ma non ho mai sentito uno dei leader politici dell'opposizione entrare nel merito delle contestazioni che sono state fatte da società di revisione terze rispetto ai progettisti che hanno individuato lacune sia sulla sostenibilità economica che sismica del manufatto", chiarisce. Impresa ritenuta da Fava impossibile quasi quanto quella legata all'atttrezzabilità del porto di Marsala. "In una regione in cui per andare da Trapani a Messina ci vogliono 11 ore, mi sembra assurdo progettare l'intermodalità per un'area dove manca anche il trasporto ferroviario", conclude.