Due cartucce ed una croce sono state messe ad Agrigento sul parabrezza dell'autovettura di un imprenditore, iscritto all'associazione antiracket Libero Futuro. L'uomo ha trovato il macabro messaggio ieri mentre si stava recando al lavoro.
La grave minaccia di morte è€ stata immediatamente denunciata alla Squadra mobile che sta indagando per individuare i responsabili di questa vile intimidazione.
"La nostra associazione, che non a caso si chiama "Libero Futuro" - scrive in un nota il presidente Gerlando Gibilaro - respinge al mittente il messaggio di morte e tutta unita si stringe intorno al collega con l'impegno di intensificare la propria azione di denuncia contro i mafiosi ed i malfattori dei quali ancora non riusciamo a liberarci. Il nostro collega negli anni scorsi ha collaborato con le forze dell'ordine e assistito da LiberoFUTURO si è€ costituito parte civile in un processo che lo ha riconosciuto come vittima ed ha condannato i mafiosi"
"Ci auguriamo che molti altri seguano il suo esempio e si uniscano a noi in questa lotta per la legalità€ e la libertà€ di impresa. Ringraziamo i colleghi delle altre associazioni siciliane a noi legate per il loro incoraggiamento e sperando - conclude Gibilaro - che tanti altri imprenditori o cittadini della provincia di Agrigento decidano di sostenerci ribadiamo il nostro impegno contro la Mafia".