Tra gli arrestati dell'operazione antimafia di oggi a Calatafimi Segesta c'è anche, Salvatore Barone, ex presidente del consiglio di amministrazione ed ex direttore dell'azienda per i trasporti Atm di Trapani.
Barone, che è stato fermato con l'accusa di associazione mafiosa, è anche presidente della cantina sociale Kaggera di Calatafimi e secondo gli inquirenti era al servizio del capo della famiglia mafiosa locale, Nicolò Pidone.
La Cantina Kaggera, che prende il nome dall'omonima contrada in cui ha sede, riunisce più di 800 produttori, con una superficce di circa 2000 ettari di terreno.
Pidone, direttamente o attraverso il proprio uomo di fiducia, Gaetano Placenza, allevatore messo ai vertici della società, decideva chi assumere scegliendo il personale in modo da aiutare le famiglie dei detenuti mafiosi e disponeva che ad esponenti di Cosa Nostra venissero dati soldi.
Tra le assunzioni più importanti, volte a favorire i clan, figura quelle di Veronica Musso, figlia del boss Calogero Musso, ergastolano, ex capo della «famiglia» di Vita. Barone, inoltre, avrebbe procurato voti al sindaco di Calatafimi Segesta, Antonino Accardo, oggi indagato per corruzione elettorale.