L’usura ancora una volta oggetto di un processo. E’ quello avviato davanti il Tribunale di Trapani che vede imputato un uomo di San Vito Lo Capo, Marcello Tumminia, di 59 anni. Presunta vittima è un imprenditore di Castelvetrano.
Secondo l’accusa, dal 2012 al 2015, Tumminia avrebbe chiesto e ottenuto dall’imprenditore castelvetranese oltre 40 mila euro “a titolo di interessi usurai”. Il presunto “strozzino”, a fronte di un prestito di 80 mila euro concesso all’imprenditore, che in quel periodo era in grave crisi economica, avrebbe preteso ed incassato i 40 mila euro a titolo di interessi, senza mai imputare quel denaro nel conto del rimborso del prestito, superando così il tasso soglia che configura l’usura.
Ma ad un certo punto, l’imprenditore, stanco delle vessazioni subite, si è deciso a collaborare con gli inquirenti per ricostruire nei dettagli la sua vicenda. E nel corso del processo dovrà ripetere quanto avrebbe subito tra il 2012 e il 2015. Nella prima udienza hanno chiesto e ottenuto di costituirsi come parte civile l’imprenditore, la sua società, che avrebbe subito ingenti danni a causa delle richieste del Tumminia, e anche l’Associazione Antiracket Libero Futuro. E “soddisfazione” per l’ok del Tribunale trapanese alla costituzione delle parti civili è stata espressa dall’avvocato Giuseppe Accardo, del Foro di Marsala, che ha dichiarato: “Siamo contenti che il Collegio oltre ad ammettere l’imprenditore che assisto come persona fisica abbia anche ammesso la società di cui lo stesso è amministratore in quanto la stessa ha innegabilmente subito un grave danno economico dalla condotta ascritta all’imputato. Sono convinto che il quadro accusatorio troverà perfetto riscontro nelle risultanze probatorie che offrirà il processo, a cominciare dall’esame che sarà reso dalla persona offesa”. Sulla vicenda è intervenuto anche Nicola Clemenza, punto di riferimento dell'Associazione Libero Futuro Antiracket in provincia di Trapani, che ha aggiunto: “Anche oggi siamo vicini, dentro e fuori le aule di Tribunale, a quegli imprenditori che hanno avuto la forza di combattere la morsa dell’usura. Anche se i fatti oggetto d