L'inchiesta sulla assunzioni pilotate è ad una svolta. Il 21 dicembre, infatti, si svolgerà l'udienza preliminare nel corso della quale il giudice dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio del sindaco Giacomo Tranchida accusato di falso ideologico e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
Le accuse mosse contro il primo cittadino si riferiscono agli anni in cui Giacomo Tranchida era primo cittadino del comune di Erice e riguardano la stabilizzazione di due dipendenti precari Asu, inseriti nel bacino del personale del comune di Erice e transitati al comune di Favignana. La vicenda venne alla luce in seguito all'arresto del sindaco delle Egadi Giuseppe Pagoto. Si tratta, infatti, di un troncone del blitz "Aegades" di luglio, in cui furono arrestate 24 persone. La richiesta dei Pm di Trapani riguarda in totale 6 persone, compreso il primo cittadino del capoluogo e l'ex sindaco egadino. Gli altri indagati sono Filippo Oliveri, ex comandante della Polizia Municipale di Favignana, e i funzionari Vincenzo Barone, Leonardo Di Benedetto e Patrizia Maria Salerno.
Secondo la procura, i due amministratori avrebbero redatto "atti prodromici e sempre preordinatamente e strumentalmente diretti a favorire" i due lavoratori. "Tranchida nella qualità di sindaco del Comune di Erice, nel periodo ricompreso tra il 26 maggio 2016 e 7 novembre 2016 nonchè di sindaco di Trapani alla data del 26 giugno 2019, agendo quale istigatore ed autore materiale, e Pagoto nella qualità di sindaco di Favignana", si legge nella richiesta di rinvio a giudizio. In questa nuova indagine Pagoto inoltre è accusato di aver "predisposto il relativo bando ad hoc" per stabilizzare altri sei dipendenti, con la complicità dei componenti della commissione esaminatrice, composta anche da Barone, Oliveri e Salerno.