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22/12/2020 09:00:00

Marsala, opere abusive non demolite. Dopo le condanne il Tar annulla gli atti del Comune

 Sono stati annullati dal Tar Sicilia due atti del Comune di Marsala relativi ai fatti del processo penale che lo scorso luglio, in Tribunale, è sfociato nella condanna, per abuso d’ufficio, a due anni e mezzo di reclusione dell’ingegnere Francesco Patti, ex dirigente del settore Pianificazione territoriale del Comune di Marsala, accusato di non avere emesso ordinanza di demolizione per alcune opere “abusive”, per le quali c’era stato un “diniego di sanatoria”, realizzate al secondo e terzo piano dell’abitazione di proprietà di Manfredo Natale Spadaro.

Quest’ultimo, assolto dall’accusa di falso ideologico, è stato condannato per abuso edilizio a otto mesi di arresto, nonché ad un’ammenda di 45 mila euro. Condannato, per falso ideologico, anche un altro tecnico del Comune di Marsala, Vito Angileri (un anno e mezzo con pena sospesa). Adesso, il Tar è intervenuto sulla questione accogliendo il ricorso di Valentina Scarrone e Lidia De Luca, proprietarie dell’appartamento al piano terra, che hanno chiesto e ottenuto l’annullamento di due atti del Comune: la determina dirigenziale n. 2 del 2 maggio 2017 di “presa d’atto dell’intervenuta sanatoria” e l’accertamento di conformità urbanistica n. 5 del 18 aprile 2017. Per le ricorrenti, l’accertamento di conformità non avrebbe affatto sanato una serie di opere: la sopraelevazione abusiva del 2014 (veranda coperta con struttura precaria), l’abuso commesso nel 2004 consistente nella chiusura di un’importante porzione di terrazza, posta al terzo piano, per cui il Comune, nell’ottobre 2015, negò il condono, i sottotetti trasformati in unità abitativa e wc per cui ci fu ordinanza di demolizione. Adesso, la seconda sezione del Tar Sicilia, accogliendo il ricorso di Scarrone e De Luca, ha annullato i due atti del Comune. Condannando quest’ultimo, in solido con Spadaro, anche al pagamento delle “spese di lite”.