Una Giornata della memoria per il terremoto della Valle del Belice, ha questo scopo il disegno di legge presentato dalla deputata marsalese all'Ars Eleonora Lo Curto.
Di seguito la dichiarazione della Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana:
“Il terribile terremoto che interessò l’intera Valle del Belice nel 1968 sia ricordato con una giornata della memoria appositamente istituita con una norma regionale. Per tale scopo ho presentato un disegno di legge all’Ars affinché il sisma del 14 e 15 gennaio del 1968, che provocò 370 morti, 100 feriti e 90mila sfollati, rimanga sempre vivo nella memoria dei siciliani. Oltre 345 scosse, la più grave di magnitudo 6,4, distrussero il tessuto urbano e l’economia di città quali Gibellina, Salaparuta, Santa Ninfa, Montevago, Partanna, Poggioreale, Menfi e Santa Margherita Belice. A distanza di oltre cinquanta anni, la ricostruzione avviata dopo il terremoto non si è ancora conclusa e, quel che è peggio, in taluni casi ciò che è stato fatto ha impedito la rigenerazione del tessuto sociale ed economico dell’area. Una delle poche note positive sul post-terremoto si deve solo alla visione illuminata di Ludovico Corrao, che per primo comprese il potente impulso alla rinascita offerto dall’arte. Il Gretto di Burri, ad esempio, ricopre come un sudario la macerie di Gibellina, mentre in altre zone si ammirano ben sessanta opere lasciate da Consagra, Paladino, Pomodoro, Purini, Quaroni, Rotella, Anversa e Thermes. Con la legge che ho proposto all’esame del parlamento regionale, la Regione Siciliana promuoverà, assegnando il patrocinio, l’organizzazione di manifestazioni, cerimonie ed altre iniziative, coinvolgendo anche le scuole di ogni ordine e grado, per favorire la conoscenza dei fatti storici avvenuti il 14 e 15 gennaio 1968 nell’intera Valle del Belice, stimolare la cultura della prevenzione e la capacità di porre in essere le azioni strategiche che risultano essenziali in caso di calamità naturali ”.