“Non saranno i magistrati a far alzare la qualita’ della vita dei cittadini di questa terra, ma saranno ben altre categorie che dovranno impegnarsi, finalmente”.
Lo ha detto il magistrato Roberto Piscitello, sostituto procuratore della Procura di Marsala e per anni in servizio al Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria), intervenendo ad un incontro in omaggio al giudice Paolo Borsellino, ucciso da Cosa Nostra nella strage di via d’Amelio del 19 luglio 1992.
“E’ insopportabile pensare ancora oggi che la provincia di Trapani, come tutte le realta’ meridionali, quando escono le classifiche sulla vivibilita’ delle nostre citta’, siano sempre in fondo”, ha aggiunto il magistrato, noto per aver condotto alcune delle indagini sulla mafia trapanese e sui complici del latitante Matteo Messina Denaro.
“Credo che manchi una presa di coscienza da parte dei cittadini – ha proseguito il pm – e credo che manchi ancora quel concetto elementare di essere cittadini e non sudditi”.