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08/01/2021 18:01:00

Bancarotta fraudolenta e riciclaggio. Arrestato imprenditore di Trapani

 Con l'accusa di bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio, i militari della Guardia di finanza hanno arrestato un imprenditore trapanese di58 anni che opera nel settore della vendita e distribuzione di acqua potabile e non.


Nell'ottobre del 2019, le Fiamme gialle gli avevano sequestrato l'azienda DBM per un valore di 945 mila euro. La stessa era stata dichiarata fallita dal tribunale del capoluogo nel maggio del 2018.Le indagini avrebbero consentito di verificare la totale inosservanza degli obblighi fiscali e previdenziali da parte della società, costituiti principalmente dalle omesse dichiarazioni fiscali e dal mancato versamento all’erario di oltre 500.000 euro per le imposte dovute ed iscritte a ruolo dal 2006 al 2013, nonché lo svuotamento illecito, operato nel tempo, dell’attivo societario.


Sarebbero state, inoltre, rilevate illecite modalità di approvvigionamento delle acque e della loro successiva rivendita da parte della società. In tale contesto, è emerso, infatti, che l’amministratore del soggetto economico, dopo la vendita di alcune partite di acqua a società operanti nel settore marittimo, ha distratto i relativi incassi della società dallo stesso amministrata. Parte di tali somme, ammontanti ad alcune migliaia di euro,  sono state spese dall’imprenditore presso una sala giochi di Trapani, circostanza che gli è costata anche la denuncia per il reato di autoriciclaggio.
L’imprenditore arrestato, infine, a seguito della dichiarazione di fallimento e, nonostante gli interventi repressivi subìti, ha continuato a lavorare a mezzo di una ditta individuale, priva di qualsiasi patrimonio, che è risultata essere completamente sconosciuta al fisco.