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09/01/2021 11:57:00

Trapani, continua la mobilitazione contro i rifiuti radioattivi 

 Mobilitazione contro i rifiuti radioattivi. Comuni, Ordini professionali, Parti sociali, Movimenti civici,  dicono che la Sicilia occidentale non vuole discariche.

Le premesse, diverse ma complementari: dalle criticità che minano la sicurezza e di conseguenza la salute, sotto il profilo delle caratteristiche morfologiche dei siti individuati, alla devastazione della salute socio-economica territoriale. Dopo l’adesione al Patto per la Cultura ed alla condivisa candidatura al progetto di sviluppo territoriale MediAree - Anci, finalizzato a disegnare le “Next Generation City” il territorio provinciale trapanese si ritrova unito e convinto anche di fronte a tale malaugurato scenario. Il tavolo tecnico verrà insediato la prossima settimana. Il sindaco Giacomo Tranchida,intanto invitato martedì prossimo alla riunione della IV Commissione ARS sull’argomento, assicura che “gli studi prodotti, anche sotto il profilo tecnico-scientifico, verranno man mano ed in tempo reale rassegnati allo speciale tavolo di lavoro regionale che l’assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Cordaro, insedierà con i componenti della Commissione Via Vas ed i 4 Atenei siciliani”.

SAMONA'.  L’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà (Lega) ha convocato per lunedì mattina le Soprintendenze per i Beni Culturali e Ambientali delle province di Palermo, Trapani e Caltanissetta e la direzione del Parco Archeologico di Segesta, sul tema dei siti siciliani, individuati dal governo nazionale quali possibili destinazioni per un deposito di scorie nucleari.

A renderlo noto è lo stesso assessore Samonà sul suo profilo Facebook: “L’intervento delle Soprintendenze – scrive – potrà contribuire a fornire un autorevole parere tecnico su una scelta che rischia di essere in contrasto con l’obiettivo della conservazione e della tutela del paesaggio, sancito dal Codice dei Beni Culturali”.

“In Sicilia – sottolinea Samonà – il paesaggio è un elemento indifferibile, espressione di valori naturali, morfologici, storici, culturali ed estetici. Pertanto, anche in relazione alla naturale vocazione turistico-culturale e ambientale della nostra Isola, per il governo regionale è impensabile che possano sorgere depositi di stoccaggio di rifiuti radioattivi nei territori di Trapani, Calatafimi-Segesta, Petralia Sottana, Castellana Sicula e Butera”.