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12/01/2021 13:47:00

 Un futuro bio per l’Agroecologia in Sicilia

AIAB Sicilia e Rete Fattorie Sociali Sicilia BIOAS e Biodistretti AIAB scrivono al Presidente Musumeci e ai Deputati del Parlamento siciliano.

Le associazioni AIAB Sicilia, Rete Fattorie Sociali Sicilia e i Biodistretti AIAB siciliani (Eolie, Valle del Simeto, Borghi Sicani e Terre degli Elimi) con una lettera al Presidente della Regione Musumeci e ai parlamentari siciliani manifestano la necessità di rafforzare il futuro dell’agroecologia e dell’agricoltura biologica, facendo riferimento al recente cammino normativo di approvazione all’ARS del DDL n. 394 abbinato al DDL n. 533 e il nuovo testo di legge presentato, DDL n. 705 - “Norme per lo Sviluppo e la tutela dell’agricoltura biologica”.

Vedendo in questi DDL i primi passi per la valorizzazione dell’agroecologia nella prima regione in Italia per estensione di terre coltivate in biologico, chiedono l’approvazione di detta norma che tuteli l’agricoltura biologica all’interno di quelle aziende che applicano i metodi agroecologici nel territorio regionale. Tale norma inoltre ha il compito di salvaguardare le colture dagli OGM (Organismi Geneticamente Modificati) e consolidare l’impianto normativo del Farm to Fork, ossia di quel sistema su cui l’Unione Europea sta investendo sforzi e ingenti risorse economiche per favorire una transizione “Agroecologica”.

“Ciò che chiediamo - dicono infatti i sottoscrittori della lettera - è la riconversione agro-ecologica del sistema agroalimentare siciliano, il consolidamento del sistema dell'agricoltura biologica, che è il sistema di certificazione ad oggi riconosciuto a livello nazionale, europeo e mondiale”.

Tutto ciò equivale ad affermare un modello di produzione oramai riconosciuto a livello mondiale, volto a garantire la sfida alimentare dei prossimi anni, la salvaguardia dell’ambiente, il contrasto alla desertificazione ed al riscaldamento globale.

Per il territorio regionale siciliano la riconversione agroecologica del sistema agroalimentare siciliano significa garantire una maggiore eco-sostenibilità dei sistemi produttivi ed un ulteriore salto di qualità del sistema dell’agricoltura biologica a grande beneficio per il territorio e dei consumatori.

Pertanto, contemporaneamente all’approvazione del suddetto DDL 394, è necessario che il passo successivo sia l’approvazione di una legge regionale sull’agricoltura biologica (DDL n. 705) che riconosca i Biodistretti e permetta di programmare un piano d’azione regionale di sviluppo che a oggi è assente.

Portando in aula i testi ed approvando i DDL di cui sopra, inoltre, la nostra Regione sarebbe la prima in Europa a rendere la realtà siciliana al passo con gli obiettivi di Agenda ONU 2030, del Green Deal, del Farm to Fork e di Biodiversità 2030.