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12/01/2021 06:00:00

Marsala, il coronavirus e quel segnale di responsabilità che manca ... 

Con numeri che salgono e scendono come fossimo sull'ottovolante, a Marsala il contagio da coronavirus si va diffondendo con una certa rapidità. La notizia è che nel fine settimana abbiamo sfondato quota 600. Da qui la crisi isterica  di molti, soprattutto da parte dei rappresentanti politici. Ma in realtà già prima di Natale avevamo superato questa soglia, e solo un provvidenziale "riallineamento" dei dati, ci aveva portato a quote più normali.  Adesso però, siamo tutti preoccupati. Perché?  

Il fatto è che la nuova Amministrazione Comunale sembra un po' essere latitante.  La sensazione è che il Sindaco Massimo Grillo sia stato più preso, nelle ultime settimane, dall'assestamento delle poltrone che dalla gestione concreta, reale, vera dell'emergenza. Basta guardare l'albo pretorio del Comune di Marsala: è tutto un ruotare di posizioni organizzative al Comune, di nomine di consulenti e di dirigenti per "chiamata".

Non basta vantarsi di aver istituito il Centro Operativo Comunale della Protezione Civile, per fronteggiare l'emergenza. Un'epidemia non è un terremoto. Grillo ha nominato il portavoce  "abusivo", rinnovato consulenze, trovato tempo e risorse per finanziare un video sulle "meraviglie di Marsala". 

Non ha avuto idea di chiamare, come invece ha fatto il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, un paio di esperti autorevoli al suo fianco, per gestire l'epidemia. Perchè gli esperti esistono, ci sono. E magari consiglierebbero al Sindaco di parlare meno alla pancia delle persone, con provvedimenti e dichiarazioni irrazionali e last minute, e di agire con misure più serie e concrete. Ieri, per esempio, dal Sindaco di Trapani sono venute misure credibili per contrastare l'emergenza, senza pregiudicare le scuole. A Marsala chiudiamo le scuole e apriamo tutto il resto ... 

In queste settimane il nuovo Sindaco Grillo non solo non ha dato alcun segnale importante per contenere l'assembramento, ma in qualche modo non si è sottratto al richiamo delle riunioni, dei gruppi. Come il video che gira sui social sul brindisi in strada tra Grillo e i suoi elettori ad Amabilina. O le foto, imbarazzanti, degli assembramenti "istituzionali". Quello in occasione della venuta di Razza a Marsala, e altri più recenti. Un gruppo di amministratori che guarda un povero operaio che pulisce una "balata" (assembramento che contiene in sè anche il vecchio e sempre attuale adagio: uno lavora, dieci guardano...) o quello, addirittura, per premiare i "cittadini virtuosi" con tanto di foto di gruppo al Comune. 

 

Era necessario? Ma sono distanziati, si dirà, che male c'è. Il punto è che non c'entra la distanza, c'entra l'esempio. Un primo cittadino, se vuole essere davvero "primo" (nel senso dell'esempio e non nel senso dei privilegi) deve essere più severo con sé che con gli altri. Che non significa mettere due mascherine al posto di una (neanche fosse la pubblicità del Dash) ma evitare scenette imbarazzanti (per il rispetto di chi le regole le osserva davvero).

Suscettibile alle pressioni delle piccole e grandi lobby che lo hanno eletto, e al richiamo del populismo partenalista che interpreta, Grillo a Dicembre ha chiuso le scuole per due giorni (le avrebbe volute chiudere per dieci ...), quando, dati alla mano, nelle scuole il contagio era  bassissimo. 

Poi, per le vacanze di Natale le scuole sono rimaste chiuse venti giorni. Solo il 6 Gennaio sera Grillo ha comunicato di non voler riaprire le scuole senza prima uno screening della popolazione scolastica, quando per organizzare il precedente screening, solo a Marsala, si sono voluti tre fine settimana, e quando lo stesso screening è su base volontaria ... 

Nulla si fa, invece, per i giovani che scorazzano per le vie del centro a gruppi. Ancora, il Sindaco Ha chiesto alla direttrice delle Poste lumi sulla chiusura della filiale di Via Bixio, avrebbe dovuto invece battere i pugni sul tavolo perché è indecente quello che si crea, per colpa delle Poste, ogni giorno in Via Garibaldi. Molti anziani, di questo passo, moriranno di polmonite per il freddo preso, non per il Covid. 

Bisognava dare un segnale. Non è stato fatto. Bisognerebbe farlo ora, che diventa più difficile. Perché non chiedere ai supermercati maggiori controlli sugli afflussi? Lo diciamo da settimane, il Sindaco se ne rende conto ora? Perchè ci sono sale e salette in centro che fanno da punti di aggregazione come se nulla fosse? Perchè non si vieta il bivacco nei soliti posti? Perché non vietare il passeggio e lo stazionamento nelle ore di punta? Certo, è impopolare, ma un Sindaco questo deve fare, ripeto, non accontentare il suo elettorato.  

Una soluzione, per questa epidemia, non c'è. Ci sono però tante cose che si possono fare. Non basta piangersi addosso, e dirsi preoccupati in diretta Facebook. Noi cittadini abbiamo un compito: contrastare il coronavirus, ogni giorno, con i nostri comportamenti virtuosi. Ma chi amministra ha il dovere di impedire che questo sforzo che fanno tante persone responsabili sia, sostanzialmente, inutile. 

Giacomo Di Girolamo