#ItalyDidit ,it's wonderful. Ai tempi del Coronavirus accade che dopo i negazionisti ritornino in auge i cospirazionisti.
In questo giro della "giostra" i complottisti siamo noi, nello specifico l'accusato è il fu presidente del consiglio dei ministri "stai sereno " e "ciaone" mister Matteo Renzi. L'addebito arriva dalla nazione che per antonomasia è amante della teoria, gli Stati Uniti d'America. Il fiorentino avrebbe ordito un piano unitamente a Obama, l'ambasciata americana a Roma che ospitava un misterioso uomo la notte delle elezioni, l'immancabile George Soros e l'aiuto di un satellite militare italiano per hackerare i dati elettorali delle presidenziali americane dello scorso anno a favore di Biden, aggiungo la Banda Bassotti, Pluto e le piccole Marmotte.
La boutade narrata rientra nel disegno sostenuto da QAnon, per il quale esistono "poteri occulti" che vogliono danneggiare Trump e i suoi sostenitori e la vicenda è confermata dal commentatore tv del network Oann Bradley Johnson, presentatosi come ex agente della Cia. Che Renzi abbia una mente diabolica lo conferma il tira e molla sulle vicende governative dello stivale.
Ma in una stanza di via Vittorio Veneto, lui con altri in conferenza con Obama e Soros a manipolare link satellitari è decisamente troppo. Il web si è scatenato sulla conoscenza dell'inglese dello stesso e di quanto potesse e si facesse comprendere Una fatto certamente hanno fatto gli italiani , perdoneranno i viticoltori, abbiamo esportato troppo vino buono,nonostante i miglioramenti degli States nella produzione di bacco nella quasi totalità in California. #Yes we did, too much good italian wine for the united states.
Vittorio Alfieri