Marsala, Sindaco nuovo, problemi vecchi. Il Sindaco di Marsala, Massimo Grillo, aveva puntato molto sui rifiuti, in campagna elettorale. Marsala ha una buona percentuale di raccolta differenziata. Tuttavia ha molte discariche abusive nel territorio, e un'alta percentuale di evasione della tassa sui rifiuti.
Da questo punto di vista, nei primi tre mesi di amministrazione del nuovo Sindaco, si è visto ben poco. La delega ai rifiuti è stata assegnata all'avvocato Michele Milazzo. Tra annunci ed inesattezze, molte fotografie sono state fatte (la più clamorosa: un gruppo di persone, tra cui il Sindaco e l'assessore, che guardano un operaio che pulisce una "balata" in centro), molti post, ma pochi fatti concreti.
Sono state fatte una serie di bonifiche, con immancabile galleria fotografica, in centro come in periferia, ma senza cercare di contrastare il problema alla radice. In una delle prime marce indietro della sua amministrazione, il Sindaco Grillo ha annunciato e poi subito ritirato l'idea, addirittura, di sospendere la raccolta differenziata in Via Istria - Viale Regione Siciliana, uno dei quartieri popolari di Marsala, e quello dove il Sindaco dedica maggiore (forse esclusiva) attenzione, mentre ad Amabilina si è fatto vedere per un brindisi improvvisato in strada (non esattamente in linea con le prescrizioni anti - Covid ...) e nulla più.
Lo sa bene l'ex Sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, che sui rifiuti è stato messo in croce e che adesso si leva qualche sassolino dalla scarpa: "Dopo questi mesi - dice - i cittadini si sarebbero aspettati una città con meno rifiuti per strada, visto che questa è stata una delle priorità che aveva promesso la nuova Amministrazione, ma non ci sembra che sia così, anzi. I rifiuti sono ovunque e molti più di prima, basta farsi un giro per la città. Nonostante ciò la maggior parte delle lamentele sono cessate, forse perché provenivano principalmente dagli amici di questa Amministrazione, e lo stesso stanno facendo alcuni organi di stampa, come se tutto fosse risolto e anzi chi ne parla viene tacciato come avversario politico".
Che tra il dire e il fare, soprattutto in tema di rifiuti, ci sia un abisso, il nuovo Sindaco lo ha compreso bene di fronte alla nuova emergenza, che riguarda lo smaltimento dell'organico. L’unico impianto operativo fino a pochi giorni fa in Sicilia è stato chiuso e ora Energetikambiente è costretta a trasferire l’umido in Calabria. Spiega l'assessore Milazzo: “Da alcuni giorni ha sospeso l’attività l’unico centro in Sicilia dove per tutto il 2020 abbiamo conferito la frazione organica. La chiusura doveva essere temporanea (un paio di settimane) per fermo tecnico e, invece, si è appreso ora che la struttura rimarrà chiusa forse fino ad aprile. Da qui l’immediata necessità di smaltire la frazione umida e il conferimento in una struttura adeguatamente attrezzata in Calabria che ha dato la propria disponibilità. Il tutto, purtroppo, con un conseguente aggravio della spesa dovuto essenzialmente ai costi di trasporto”.
Per Milazzo la colpa è anche della precedente amministrazione: "Si sarebbe dovuto provvedere in passato con la realizzazione di uno specifico impianto a norma nelle nostre zone".
Qui pubblico e privato si intersecano. Perchè in campagna elettorale Grillo, in un video girato all'interno della Sarco (una delle aziende di eccellenza della nostra città) sponsorizzò il progetto di un privato annunciato "in fase di completamento", che, secondo l'allora candidato Sindaco, "avrebbe risolto in via definitiva il problema del conferimento dell'organico". Si tratta di un impianto a biometano per produrre, sono parole sue "cinque milioni e più di gas". Grillo, preso dall'entusiamo, realizzò pure un video sull'argomento. Era il 25 Agosto. Quattro mesi sono passati e di quell'impianto non si sa nulla.
Nel frattempo le discariche aumentano, con gli interventi del Comune in giro per le città. La soluzione? Si torna all'antico. Cioè alle "guardie ambientali". Il Comune pensa alla convenzione con un'associazione di volontariato per il pattugliamento della città. Idea vecchia, che serve spesso a finanziare del lavoro nero (le guardie sono volontari, pagati a titolo di "rimborso spese" dall'associazione che poi prende i soldi dal Comune) e che non si è dimostrata mai una soluzione efficace. La Giunta, in particolare, pensa all'istituzione dell'"ispettore ambientale volontario comunale" e dell' "agente accertatore ambientale comunale". Nel primo caso si tratta di cittadini da formare, in 20 ore, per diventare ispettori ambientali, con la possibilità di segnalare anche chi getta i rifiuti per poi procedere alla multa. Nel secondo caso, invece, si tratta di impiegati comunali, magari per ora occupati in altri settori, che verranno destinati al pattugliamento delle strade per sorprendere chi getta i rifiuti.
Ecco il regolamento:
Il Regolamento per l' "Ispettore ambientale" di Marsala by La redazione Tp24 on Scribd