Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
16/01/2021 06:00:00

Castelvetrano, evasori e senza licenza. Il sindaco, “Task force per i chioschi…”

 Un agente di polizia municipale, un tecnico ed un impiegato dei tributi. E’ la task force formata dal sindaco Enzo Alfano per i casi di abusivismo e di evasione totale dei tributi, che vanno avanti da anni.

Dal 18 al 31 gennaio dovrebbero essere effettuati tutti i sopralluoghi in modo da procedere alla regolarizzazione delle attività.

 

Sindaco, regolarizzare la loro posizione vuol dire che da ora in poi dovranno pagare? Oppure la cosa riguarda anche il pregresso?

 

Almeno fino ai 5 anni precedenti, dopo interviene la prescrizione. Si tratta di controlli di diverso tipo, non solo i tributi. Per esempio ci sono anche le concessioni. Cercheremo di capire quante di queste sono scadute e mai più rinnovate. Oppure i controlli dal punto di vista urbanistico.

Ci sono attività che da anni non pagano alcun tributo.

 

E’ possibile che nel corso degli anni, ci siano state attività che hanno ricevuto determinate autorizzazioni per l’esercizio, anche senza aver pagato mai i tributi? Insomma, in passato qualcuno non ha controllato?

 

E’ una delle domande che ci facciamo anche noi. Non escludo che dal monitoraggio possano emergere situazioni di questo tipo. In tal caso verranno trasmesse all’autorità giudiziaria. Insomma, se qualcuno opera da anni senza licenza, come si fa a credere che nessuno in comune se ne sia mai accorto? So già che ci sono dei chioschi che non risultano nemmeno al catasto. E sto parlando di attività fiorenti, che anno una notevole affluenza di clienti.

Alcuni di questi hanno debito idrico zero, ma non hanno mai pagato né Tosap né Tari. Questo potrebbe voler dire che hanno sempre pagato l’acqua ma non la spazzatura. Oppure che non hanno un contatore. E allora, se si stratta di un chiosco che per esercitare la propria attività ha bisogno dell’acqua, potremmo trovarci di fronte ad un allaccio abusivo e di uno scarico abusivo. In quel caso si avrebbe un rilievo di natura penale.

Ci sono chioschi che hanno esagerato nell’occupare sempre più spazio nelle pubbliche vie, con ulteriori prolungamenti del proprio punto vendita. I problemi di viabilità cittadina sono frutto anche di questi casi. Il disordine viario è spesso collegato col “disordine” tributario.

Paradossalmente, la sensazione è che coloro che pagano puntualmente, utilizzino gli spazi in modo corretto, mentre quelli che non pagano si comportano come se fossero i padroni di tutto.

 

Rischia di essere impopolare. Già qualcuno in città ha detto che in questo periodo così delicato sarebbe stato meglio lasciar perdere.

 

Chi paga le tasse è più della metà dei cittadini. Mi aspetterei che questo monitoraggio sia ben visto almeno da parte loro. Consideri anche che la quasi totalità dei chioschi è principalmente collegata ad un settore che durante la pandemia non è andato incontro a cali di fatturato. Anzi, molti hanno avuto un incremento.

Qualsiasi ripresa ha bisogno di soldi. E da qualche parte bisogna pure recuperarli. Non è pensabile che ci siano da un lato cittadini costretti dal dissesto finanziario a pagare più tasse, e dall’altro cittadini che non le pagano da anni.

E ripeto, non si tratta di tartassare i deboli. Qui siamo di fronte ad attività che sono sempre andate bene, anche durante il lockdown.

 

Egidio Morici