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24/01/2021 11:40:00

Marsala figlio di un noto avvocato non passa lo scritto per l'abilitazione e vince il ricorso 

G.T., figlio di un noto avvocato di Marsala, insieme a  T.O. - figlio di un noto avvocato di Palermo -  e R.T. – di Palermo - hanno partecipato alle prove scritte relative all'esame di idoneità per l'esercizio della professione di Avvocato.

Le prove scritte sostenute dai candidati sono state corrette dalla Commissione presso la Corte di Appello di Catanzaro.

Agli elaborati dei tre candidati sono stati attribuiti voti lievemente insufficienti e, conseguentemente, gli stessi non sono stati ammessi alla prova orale dell’esame per l’abilitazione alla professione di avvocato.

Ritenendo illegittima la valutazione espressa nei confronti dei loro elaborati, i tre candidati hanno impugnato – con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia – gli atti della Commissione di Catanzaro.

In particolare, con i ricorsi, è stato sostenuto che gli elaborati dei suddetti concorrenti meritassero un giudizio più che sufficiente ed è stato rilevato come la Commissione per gli Esami di Avvocato presso la Corte d’Appello di Catanzaro, allorquando ha proceduto a determinare e specificare i criteri di correzione delle prove scritte, non fosse legittimamente composta, mancando i componenti di due delle categorie (segnatamente magistrati e docenti universitari) individuate dalla normativa di riferimento.

A sostegno delle proprie censure, gli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia hanno citato taluni recenti precedenti giurisprudenziali secondo i quali è viziato l’operato delle sottocommissioni di esame che operino in assenza di commissari appartenenti a ciascuna delle categorie professionali indicate dall’art. 47 della legge n. 247/2012 (ossia avvocati, magistrati e professori universitari)

Con il ricorso è stato, altresì, sostenuto che la presenza di commissari appartenenti a tutte le suddette categorie professionali fosse necessaria non solo in sede di correzione degli elaborati ma anche in sede di individuazione e specificazione dei criteri di valutazione.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana – Presidente dottoressa Rossanna De Nictolis, Relatore Prof. Giuseppe Verde – condividendo le censure degli avv.ti Rubino e Impiduglia, con apposite ordinanze, ha disposto la ricorrezione degli elaborati dei suddetti tre candidati con modalità “idonee a garantire l’anonimato (i compiti vanno rimessi in buste chiuse e anonime; e corretti insieme ai compiti di altri candidati diversi, anche essi in buste chiuse e anonime)”.

Per effetto della suddette pronunce del CGA i tre candidati otterranno a breve la rivalutazione dei propri elaborati da parte di una Commissione validamente composta.