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27/01/2021 06:00:00

La sanità di una regione "malata". Ecco perchè la Sicilia è agli ultimi posti

 I problemi della Sanità in Sicilia sono gli stessi di sempre, cambiano gli assessori ma le migliorie al sistema non si realizzano. Lo dice il report sulla Sanità italiana del 2020 realizzato da Demoskopika che vede la Sicilia terzultima nei livelli di prestazione ed assistenza.

Sono otto gli indicatori che relegano la regione in fondo alla classifica: la soddisfazione sui servizi sanitari, la mobilità attiva, la mobilità passiva, il risultato d'esercizio, il disagio economico delle famiglie, le spese legali per liti da contenzioso e da sentenze sfavorevoli, la democrazia sanitaria, non in ultimo la speranza di vita. Ancora peggio, invece, per la soddisfazione dei cittadini per l’offerta sanitaria che viene erogata.


Un divario sempre maggiore tra le prestazioni erogate al Nord e quelle al Sud unitamente alla povertà dilagante
, che non consente a tutti in misura uguale l’accesso alle cure.
L’Italia è stata divisa dall’istituto Demoskopika in regioni “sane” (Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto, Lombardia, Marche) “influenzate”( Lazio, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Liguria, Valle d’Aosta, Piemonte, Abruzzo, Sardegna, Basilicata) e “malate” (Sicilia, Campania, Calabria, Molise, Puglia).


La classifica viene capeggiata dall’Emilia-Romagna la cui efficienza del sistema sanitario italiano ha un punteggio pari a 107,7 mentre la Sicilia è a 93 punti, segue la Calabria con 90.9 e ultima la Campania con 88,6.


Preoccupante il quadro della povertà e quindi della rinuncia alle cure, un dato importante che in Sicilia è cresciuto, si tratta di 271 mila famiglie che non possono curarsi. Altro elemento con cui la sanità siciliana fa i conti è la diffidenza dei cittadini a farsi curare negli ospedali dell’Isola, crescono i viaggi verso gli ospedali del Nord si tratta di ben 314 mila ricoveri meridionali che generano crediti pari a 1,3 miliardi di euro.
Uno dei fattori che ha fatto conquistare il terzultimo posto alla Sicilia è la speranza di vita dal momento della nascita di ciascun individuo: più alta è la speranza di vita maggiore è il contributo al miglioramento delle condizioni di salute dei cittadini prodotto anche dall’erogazione dei servizi sanitari in quel determinato territorio, sono in cima alla classifica Umbria e Trentino Alto Adige, sono quattro le regioni che hanno una speranza di vita media più bassa: Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia.


La regione d’Italia più litigiosa per la Sanità è la Sardegna, con una spesa pro-capite di 7,90 euro determinando un esborso di 12,9 milioni di euro.
Gli indicatori del 2020 per l’indice di prestazione sanitaria consegnano la stessa fotografia del 2019 per la Sicilia, nessun passo avanti, la soddisfazione poi delle prestazioni sanitarie fanno slittare la regione all’ultimo posto. Il valore della mobilità sanitaria posiziona la Sicilia al quindicesimo posto con una cifra molto forte e in rosso pari a -212.847.265.


Le risorse finanziarie adesso sono in arrivo grazie al Next Generation EU, se questi fondi saranno utilizzati bene si potrà ridurre il disequilibrio del mondo della Sanità.