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29/01/2021 02:00:00

Sicilia: nel 2020 Cassa integrazione cresciuta del 1300%, persi 67mila posti

 Peggiora l'enonomia in Sicilia nel 2020. Sono cresciute di 1.306,87% le ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps: da 9.979.450 (Cig più ore di Fis - fondi di solidarietà) del 2019, a 140.397.420 del 2020: 92.304.698 ore di Cig (ordinaria, straordinaria e in deroga) più 48.092.722 ore dell’assegno ordinario dei fondi di solidarietà.

E’ questo quello che emerge dal report di Cgil Sicilia sull'andamento degli ammortizzatori sociali in Sicilia nel 2020, sul lavoro andato perduto e sull'impatto dei decreti ristori, realizzato per conto del sindacato dal Centro studi nazionale Lavoro e Welfare, presieduto da Cesare Damiano.

«Oltre l’8% dei lavoratori siciliani sono fuori dal ciclo produttivo - ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino - un’assenza completa di attività produttiva per oltre 67mila lavoratori, di cui oltre 4.500 in Cigs, 19.200 in Cigd, 20.500 in Cigo e oltre 23.100 nei Fondi di Solidarietà (Fis)».

In base alle ore di Cig totali «si sono perse 17.549.678 giornate lavorative - afferma la componente della segreteria Cgil Sicilia, Monica Genovese -. I lavoratori parzialmente tutelati dalla Cig in questi 12 mesi hanno già perso complessivamente nel loro reddito oltre 398 milioni di euro al netto delle tasse, mentre un singolo lavoratore in Cig a zero ore per tutto il periodo, ha visto ridursi il proprio reddito di oltre 5.900 euro al netto delle tasse».

Sono 72 le aziende con sede in Sicilia che nel 2020 hanno fatto ricorso ai nuovi decreti di Cigs. Il dato corrisponde a un aumento del +94,59% e riguarda oltre 859 siti aziendali presenti sul territorio siciliano.

I ricorsi «crisi aziendale» sono 17 e aumentano del +112,50% sul 2019: sono il 23,61% del totale dei decreti. Aumentano anche i decreti nel ricorso alla «riorganizzazione aziendale», (+375,00%) sono 19; il 26,39% sul totale dei decreti.
I «contratti di solidarietà» continuano ad essere consistenti, sono in aumento e sono 25, (+38,89%) sul 2019. Sono il 34,72% sul totale dei decreti. Un anno fa erano il 48,65% sul totale dei decreti di Cigs del 2019.

Per quanto riguarda la «cessazione di attività» vi è un aumento del 50% con 3 aziende: il 4,17% del totale. I decreti per Covid-19 in questi 12 mesi, sono 2, rappresentano il 2,78% del totale dei decreti di Cigs.