Potrebbe non essere stato il 34enne Antonino Parrinello ad appropriarsi di quei 19.655 euro che dovevano essere depositati nella cassa continua del “Mio Mercato”di via Tunisi a Marsala.
In Tribunale, infatti, nell’ultima udienza del processo a Parrinello, che del supermercato era dipendente, è stato ascoltato il titolare dell’esercizio commerciale. E nel corso della sua deposizione, rispondendo alle domande dell’avvocato difensore Vito Cimiotta e del pubblico ministero, è emerso che molte firme sulle distinte di versamento in cassaforte, nel periodo contestato, non erano del Parrinello, ma di altri dipendenti.
L’imputato, per altro, fa notare la difesa, non era peraltro responsabile del supermercato (ciò non risulterebbe dal contratto) e non era addetto contrattualmente a provvedere ai versamenti. L’avvocato Vito Cimiotta, intanto, ha già fatto notare come la perquisizione subita, a suo tempo, dall’indagato abbia avuto esito “negativo”. All’epoca del fatto (aprile 2018), l’imputato era dipendente della società “Mio Mercato” con incarico di “addetto al controllo delle vendite” nella sede di via Tunisi.