Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
05/02/2021 08:11:00

Da "I fatti vostri" su RaiDue, il racconto del papà di Nicoletta Indelicato

"Da due anni abbiamo un tarlo, perché uccidere un'amica quando si vuole aiutarla?", è Damiano Indelicato che parla, papà di Nicoletta, la giovane di Marsala uccisa la notte tra il 16 e il 17 marzo del 2019 da Margareta Buffa e Carmelo Bonetta reo confesso dell'omicidio.

A quasi due anni di distanza dall'orribile omicidio e al termine del processo di primo grado che ha visto la Buffa condannata all'ergastolo, il genitore di Nicoletta ha raccontato il dolore suo e della sua famiglia per la scomparsa della propria figlia, davanti alle telecamere di RaiDue, rispondendo alle domande di Giancarlo Magalli nel programma "I fatti vostri".

Il papà di Nicoletta dice a Magalli che Margareta raccontava tante bugie pur di raggiungere i suoi obiettivi e che lui ha cercato di mettere in guardia Nicoletta. Margareta, infatti, non le era piaciuta sin dall'inizio, e qualche giorno prima del delitto volevano denunciarla. "Abbiamo cercato di allontanarle parlando con la cerchia di amici in comune - dice il signor Indelicato - ma Nicoletta veniva sempre da noi a dire che avevano fatto pace".

E in trasmissione è intervenuto anche il legale della famiglia Indelicato, Giacomo Frazzitta che ha ricostruito tutta la vicenda a cominciare da quella sera in cui, probabilmente con una scusa, Margareta dopo aver incontrato Nicoletta in un bar della via Roma  l’ha convinta a salire in macchina, sulla quale si nascondeva Carmelo Bonetta, e a dirigersi in quel luogo di contrada Sant'Onofrio dove poi è stata trovata morta.